
[10/05/2013] News toscana
Certamente la cifra per ora stanziata dal governo per venire incontro alle esigenze dei cittadini toscani che hanno subito danni dalle forti e persistenti piogge di marzo, che hanno causato micro-alluvioni e frane, è irrisoria.
Ma volendo vedere il "bicchiere mezzo pieno" è comunque un segnale positivo che testimonia il riconoscimento da parte dello Stato delle calamità che si sono abbattute sul territorio, fatto non per nulla scontato visto che specialmente quando non si contano i morti, la macchina dei risarcimenti è lenta ad avviarsi.
«Ieri pomeriggio ho contattato il capo dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli, e il Governo. Alla prossima riunione del Consiglio dei ministri verrà deliberato lo stato di emergenza, così come la Regione aveva richiesto. Seguirà un'ordinanza della Protezione civile sugli interventi emergenziali- ha informato il presidente della Regione Enrico Rossi- Lo stanziamento previsto è del tutto insufficiente verrebbe da dire miserrimo: solo 6 milioni, che però ci consentiranno di avviare le procedure per chiedere la deroga al patto di stabilità sugli interventi realizzati e quelli in corso da parte di comuni e province. La prossima settimana incontrerò tutte le amministrazioni interessate per stilare l'elenco delle opere da inviare alla Protezione civile e al ministero dell'Economia e delle Finanze per la deroga». Rossi ovviamente non ritiene chiusa la partita.
«Naturalmente, anche grazie all'impegno dei nostri parlamentari e alle pressioni sul Governo, ci aspettiamo che il Consiglio dei ministri faccia un ulteriore sforzo e stanzi nuovi finanziamenti in modo da coprire i 90 milioni di danni che le amministrazioni locali hanno responsabilmente certificato. Si tratta quindi di un inizio, limitato e tardivo ma qualcosa nella giusta direzione si è mosso», ha concluso Rossi.