
[16/05/2013] News
La lobby protezionistica Ue molto aggressiva contro il biodiesel argentino più competitivo
Il ministero degli esteri dell'Argentina ha annunciato di aver presentato l'Organizzazione mondiale del commercio (Wto) una denuncia contro l'Unione europea riguardante le restrizioni europee sulle importazioni e il marketing del biodiesel, aggiungendo che «L'obiettivo di questa procedura giuridica a Ginevra è quello di assicurarsi del rispetto dei regolamenti internazionali che garantiscano un accesso equo dei biocarburanti argentini al mercato europeo».
L'Argentina non è nuova a denunce di questo tipo: dopo aver ottenuto nel 2012 il riesame di una misura imposta dalla Spagna, denunciò alla Wto la Commissione europea e ed alcuni Stati membri dell'Ue come Italia, Belgio, Francia e Polonia.
Secondo il ministero degli esteri di Buenos Aires «Le norme europee influenzano la commercializzazione del biodiesel argentino nell'Ue con l'applicazione di un trattamento meno favorevole rispetto da altre fonti, in particolare quello prodotto nei paesi dell'Unione europea. L'Argentina denuncia anche alcune misure che rappresentano sussidi al biodiesel originario della Comunità e condizioni che interessano il marketing del biodiesel argentino. Con questa decisione, il governo argentino continua la sua strategia di utilizzare l'organo di conciliazione dell'Omc, ogni qualvolta sia necessario, per difendere i produttori e gli esportatori argentini in un momento nel quale la lobby protezionistica europea agisce in modo molto aggressivo per chiudere i suoi mercati alla concorrenza di prodotti più competitivi come il biodiesel argentino».
Nel 2012 le esportazioni di biodiesel nel 2012 rappresentavano il 14% delle esportazioni argentine verso l'Ue e quindi «Il governo argentino considera le restrizioni all'accesso al mercato europeo dei biocarburanti argentini e di altri prodotti come degli ostacoli che impediscono le condizioni necessarie per un dialogo costruttivo nel quadro dei negoziati commerciali bilaterali e regionali»
Secondo il quotidiano argentino "La Nacion", «L'Unione europea ha 60 giorni per rispondere alla denuncia depositata dall'Argentina ed interverrà un gruppo di esperti se i due campi non perverranno ad un terreno d'intesa».