[21/05/2013] News toscana

Il depuratore di Ponte Buggianese va avanti (con le criticità originali)

In vista anche della scadenza elettorale di domenica prossima, si muovono le acque intorno al depuratore di Ponte Buggianese, diventato sistema portante del famoso "progetto tubone" (prima versione datata 2004) o più precisamente dell'"Accordo Integrativo per la tutela delle risorse idriche del Basso e Medio Valdarno e del Padule di Fucecchio attraverso la riorganizzazione della depurazione industriale del comprensorio del cuoio e di quella civile del Circondario Empolese, della Valdera, della Valdelsa e della Val di Nievole".

Il sindaco di Ponte Buggianese, Pier Luigi Galligani, ha annunciato che la sua giunta ha approvato la delibera di apertura della procedura di Vas per la variante al Piano strutturale e al regolamento urbanistico per la realizzazione del depuratore. «Il depuratore di Ponte Buggianese è sulla buona strada- ha commentato l'assessore regionale all'Ambiente Anna Rita Bramerini (Nella foto)- La Regione Toscana prende atto del fatto che il comune ha promosso l'adozione della variante finalizzata a dare seguito all'accordo di programma sulla depurazione per la realizzazione dell'impianto. Dopo aver sostenuto in pieno il processo partecipativo per la scelta della localizzazione della nuova opera che ha permesso al sindaco di scegliere, in modo condiviso, il sito più congeniale alla comunità, adesso ci auguriamo che il percorso intrapreso si concluda nei tempi previsti dal cronoprogramma, che indica l'inizio lavori nel 2014 e il termine entro il 2016».

A dire il vero il processo partecipativo non è stato proprio condiviso da tutti, ad esempio alcune associazioni ambientaliste (vedi Legambiente) ma non solo, lo hanno contestato  anche nelle modalità e soprattutto nel merito delle scelte individuate che presentano criticità a cui ad oggi non è stata data soluzione. La Regione evidentemente non se n'è accorta.

«È questa la dimostrazione che quando le amministrazioni perseguono obiettivi comuni, è possibile dare soluzione alle esigenze e alla valorizzazione del territorio- ha aggiunto Bramerini -. E infatti il depuratore non è solo un'opera pubblica funzionale alla depurazione delle acque reflue urbane, ma la sorgente che consentirà l'alimentazione idrica delle aree più pregiate del padule di Fucecchio in modo continuo, soprattutto nei periodi siccitosi, in totale sicurezza e con acque di buona qualità che permetteranno il recupero ambientalistico e naturalistico di una delle aree di più rilevante importanza della nostra regione».

E questo è il punto: l'area individuata per la costruzione del depuratore (il Piaggione) non è tecnicamente la migliore per la finalità a cui si riferiva l'assessore. Il sito del Piaggione presenta tre grandi lacune: è a valle della parte settentrionale del Padule, punto di immissione delle acque nell'area protetta, per cui è necessaria la realizzazione di una conduttura di circa un chilometro ed un impianto di pompaggio per poter trasferire le acque nel Padule di Fucecchio, un'opera che innalza i costi (e da manutenere); è all'interno della Zps e non dispone di una viabilità adeguata per cui sono necessari costi aggiuntivi. Ora la seconda criticità pare superata visto che la provincia di Pistoia ha adeguato i confini della Zps con la Zona Contigua della Riserva del Padule di Fucecchio, sembra escludendo la zona del Piaggione dalla Zps e quindi liberandola da vincoli... Di fatto il sito del Piaggione, ricordiamo comparso solo secondariamente tra le proposte di possibili aree di ubicazione del depuratore, portate alla discussione nel processo di partecipazione, rimane meno vocato rispetto al sito di Pratogrande. Ma questa purtroppo è acqua passata.

Rimane il problema di mettere in sicurezza un'area di bonifica dove sorgerà il nuovo depuratore e, pare, nuove aziende vivaistiche. Se così fosse il dubbio sorge spontaneo: non è che domani di fronte alle crisi idriche, visti i costi di pompare acqua in salita e della manutenzione, l'acqua del depuratore invece di finire nel Padule viene data ai vivai? Sarà anche un retro pensiero, ma riusciamo anche ad immaginare le motivazioni di supporto...

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