[23/05/2013] News

Una mezza buona notizia in un mare di lacrime: prorogato l'eco-bonus del 55%

Il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi ha lanciato oggi l'ennesimo grido di delle imprese sostenendo che «Il nord è sull'orlo di un baratro che trascinerebbe tutto il nostro Paese indietro di mezzo secolo, escludendolo dal contesto europeo che conta». Una situazione al limite per tutto il nostro Paese per il quale Squinzi individua un solo obiettivo possibile: tornare a crescere. E per tornare a produrre più benessere l'Italia - ha aggiunto - deve fare leva sulla sua risorsa più importante: «la vocazione industriale in tutte le sue declinazioni. manifatturiero e' il motore del nostro sistema». Il premier Letta ha subito risposto che «la missione è difficile e il compito anche e sento sulle mie spalle tutta la responsabilità e le tante aspettative; sarà difficilissimo, non so se ce la faremo ma ce la metteremo tutta», tuttavia l'unica risposta appena sufficiente e soprattutto sostenibile, è arrivata dal ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato (Nella foto), che ha reso noto di aver concordato con il ministro dell'Economia «la conferma, almeno per tutto il 2013, della detrazione fiscale del 55% per gli interventi di efficienza energetica negli edifici che scadrà il prossimo 30 giugno».

Notizia subito apprezzata da Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera: «Prorogare il credito di imposta del 55% per l'efficienza energetica in edilizia è un passo avanti, ma non è sufficiente. La risoluzione sul 55% di cui sono primo firmatario approvata all'unanimità in Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera chiedeva con forza al Governo di stabilizzare l'eco-bonus del 55%, di estenderlo agli interventi di consolidamento antisismico e di non applicare il Patto di Stabilità a quegli Enti Locali che hanno risorse da investire nell'efficientamento energetico e nella messa in sicurezza antisismica degli edifici pubblici, a partire dalle scuole e dagli ospedali. È questa la strada per rilanciare nel segno della qualità l'occupazione in un settore fondamentale come l'edilizia e per dare un futuro al Paese. Questa la direzione sulla quale lavoreremo in Parlamento».  

Per il resto la sostenibilità ambientale sembra essere tenuta fuori da ogni discussione - a parte un accenno alla difesa del suolo - e quando è tanto l'attenzione, anche in Europa, è solo per l'energia e i suoi costi ritenuti penalizzanti per le imprese e che peraltro spingono in direzioni spesso opposte a quelle ambientali. La materia, invece, resta negletta nonostante la penuria di commodities e la volatilità dei loro prezzi che dovrebbero invece far capire le potenzialità del riciclo e del recupero specialmente per un Paese come l'Italia, che potrebbe proprio in questo settore ritrovare quella via del rilancio del manifatturiero a cui allude anche Confindustria.

La vede in modo più ottimisticamente di noi il ministro dell'ambiente Andrea Orlando: "E’ una notizia molto positiva  l'attenzione che nel suo discorso il presidente Squinzi ha voluto dedicare ai temi dell'ambiente e della difesa del suolo come argomenti  centrali per la crescita e lo sviluppo del Paese. La sostenibilità dello sviluppo è il tema del nostro tempo e l’ambiente, come ha detto anche il presidente Letta, è una delle priorità economiche e sociali dell’azione dell’esecutivo".

Torna all'archivio