[23/05/2013] News toscana

Siderurgia, Piombino come l'Europa: mal comune però non fa mezzo gaudio

Anselmi: «Nel settore occorre innovazione di processo e di prodotto»

I problemi di Piombino rispetto al complesso siderurgico sono gli stessi che attanagliano la siderurgia a livello europeo. Questo è emerso chiaramente dall'incontro tenutosi oggi a Bruxelles, presso la sede della Commissione europea tra lo staff del vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani e la delegazione toscana, composta dall'assessore regionale alle attività produttive Gianfranco Simoncini, dal sindaco di Piombino Gianni Anselmi, dall'assessore provinciale Piero Nocchi, da Albino Caporale responsabile dell'Area di coordinamento "Industria, artigianato, innovazione tecnologica" della Regione Toscana e da Mirko Lami, responsabile europeo siderurgia per Fiom/Cgil. 

A rappresentare la Commissione "Industria e imprese",  Valentina Superti, capo gabinetto aggiunto di Tajani e Fabrizia Benini. «Quello che è emerso è che le nostre vicende sono perfettamente in linea con le questioni di fondo della siderurgia europea - ha spiegato il sindaco Anselmi - I temi di cui si sta occupando la Comunità europea, energia, competitività, innovazione e ambientalizzazione della siderurgia, ristrutturazioni e interventi di sostegno, sono tutti temi coerenti con la nostra area. Quello di cui si è parlato in particolare, rammentando il decreto che inserisce Piombino fra le aree a crisi complessa, è come le nostre questioni possano essere oggetto di strumentazione comunitaria con riferimento ai fondi di finanziamento europei. Il nostro obiettivo - ha aggiunto il sindaco - è quello di non arretrare nella tutela dell'occupazione ma rilanciando sul terreno dell'innovazione di processo e di prodotto e della competitività, senza mettere in campo una difesa conservativa. In pratica, abbiamo proposto una soluzione tecnologica che conservi il ciclo integrale e riduca l'emissione di CO2 diminuendo l'utilizzo del carbone da sostituire principalmente con il gas. Esistono tecnologie di questo tipo non ancora impiantate in Europa, denominate Finex, che rappresentano un elemento di innovazione tecnologica interessante».

L'obiettivo dell'amministrazione comunale come di quella regionale è rilanciare il polo industriale piombinese verso un minor impatto ambientale e un maggior gradiente produttivo. Ora spetta alla Comunità europea decidere se determinate opzioni, che ci sembrano più che ragionevoli, possono essere sostenute da aiuti pubblici. Nella discussione, lo ricordiamo, se vorrà puntare l'innovazione di processo e prodotto verso una maggiore sostenibilità complessiva, non dovrà certo mancare un approfondimento specifico sul come rendere più efficiente anche l'utilizzo di materia all'interno della filiera produttiva dell'acciaio.  

Inserendosi nel dibattito, l'assessore Simoncini ha precisato: «Vista la discussione a livello europeo sul piano acciaio abbiamo voluto richiamare l'attenzione sulle specificità di Piombino, in primo luogo per la salvaguardia dei suoi volumi produttivi. In secondo luogo, abbiamo chiesto interventi che possano garantire il mantenimento del ciclo continuo. Per questo abbiamo chiesto la possibilità di accedere al sostegno di strumenti comunitari, come l'apertura del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg) al settore siderurgico, anche visto l'utilizzo, in questa fase, di ammortizzatori sociali; o ancora come la possibilità di utilizzare anche il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), in particolare per interventi innovativi volti a garantire l'uso del gas per il ciclo continuo. Inoltre abbiamo sottolineato l'esigenza di interventi che abbattano i costi energetici per le aziende siderurgiche».

Di fatto la questione Piombino è sicuramente di portata europea anche per un altro motivo come ha ricordato il sindaco. «Da non dimenticare inoltre che Piombino è l'unico sito italiano dove si producono rotaie per le ferrovie ad alta velocità e ciò rappresenta un questione europea. Si tratta di un elemento molto importante a difesa di una produzione strategica di prestigio. Noi non vogliamo ripiegare e arretrare rispetto all'occupazione ma rilanciamo con l'innovazione. Concetti europei che fanno parte dei documenti preparatori della Commissione» ha concluso Anselmi. La riunione di oggi a Bruxelles è servita anche a preparare il prossimo incontro con il vice presidente Tajani. «Abbiamo chiesto a Tajani di venire a Piombino, per fare un approfondimento diretto sul posto», ha aggiunto Simoncini.

Lo staff del vicepresidente della Commissione europea "Industria e imprese"  ha preso atto delle richieste, sottolineando che potranno essere accolte nell'ambito del piano acciaio e ha manifestato inoltre la disponibilità a concordare la presenza di Tajani in Toscana.

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