[23/02/2011] News toscana
FIRENZE. Un parere favorevole con molte prescrizioni, quello che la Conferenza dei servizi ha dato alla Valutazione di impatto ambientale, per il Piano di riassetto dell'area geotermica di Piancastagnaio proposto da Enel. Comunque secondo quanto espresso dalla Conferenza dei servizi, e fatte salve le prescrizioni da adottare, il riassetto proposto consentirà di migliorare il quadro ambientale generale a Piancastagnaio e riaprire nuove opportunità per la ripresa dell'economia locale.
Tra gli interventi più significativi previsti nel progetto rientra la dismissione della centrale Piancastagnaio2 (8 MW), il mantenimento della disponibilità di energia termica per l'alimentazione delle serre di Floramiata, l'incremento del teleriscaldamento per futuri insediamenti produttivi e per usi civili del comune.
Verranno mantenute in esercizio le tre centrali da 20 MW nell'area di Piancastagnaio (Piancastagnaio 3, Piancastagnaio 4 e Piancastagnaio 5) e quindi si passerà dagli attuali 68MW a 60 MW di potenza. Tutto ciò è subordinato al rispetto di 44
prescrizioni con particolare attenzione alla tutela della risorsa idrica.
Prima di ottenere l'autorizzazione, Enel dovrà presentare un progetto di monitoraggio sulla quantità e qualità della risorsa idrica, da concordare con la Regione, l'Autorità di bacino del Fiume Tevere, con l'Autorità di bacino regionale Ombrone e con l'Autorità di bacino Interregionale del fiume Fiora, articolato in modo da incrementare il livello di conoscenze oggettive dell'acquifero dell'Amiata, anche grazie all'installazione di nuovi piezometri. Enel concorderà con Arpat la localizzazione esatta dei punti di monitoraggio.
Per quanto riguarda gli effetti in atmosfera, la Conferenza di servizi ha chiesto ad Enel di riadattare la rete di rilevamento relativa alla qualità dell'aria per essere resa funzionale con la futura ubicazione delle sorgenti.