[02/03/2011] News
FIRENZE. Il ministero della Difesa va in soccorso del comune di Roma per trovare un nuovo sito dove collocare la discarica cittadina dopo la chiusura della discarica di Malagrotta. Nulla ancora è certo, ma in data 13 dicembre 2010 è stato siglato un protocollo tra il sindaco Alemanno e il ministro La Russa, che individua nel poligono militare "la Farnesiana", un terreno di 145 ettari nel comune di Allumiere, fuori Roma, l'area dove collocare quello che è stato definito il "polo integrato per lo smaltimento, il trattamento ed il recupero dei rifiuti".
Quindi non solo discarica ma anche impianti di trattamento e un gassificatore. Anche se il sindaco di Roma ha mostrato estrema prudenza, «Allumiere è una delle tante ipotesi in campo per collocare una nuova discarica dei rifiuti, dopo la chiusura di Malagrotta. Non è stata presa nessuna decisione su questo o altri siti. Attendiamo che la Regione Lazio faccia le sue valutazioni e le sue scelte per poter dire con chiarezza qual è il dopo Malagrotta», la polemica si è innescata immediatamente e subito è stata registrata una sommatoria di no. Il primo è quello del presidente della Regione Lazio, Renata Polverini: «Ad Allumiere non nascerà nessuna città dei rifiuti».
Ovviamente contraria l'opposizione, ed il Pd in provincia di Roma (dove invece è maggioranza) annuncia barricate. A spiegare la contrarietà (pare di capire soprattutto nel metodo) è il presidente della provincia di Roma Nicola Zingaretti: «Abbiamo appreso che il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, avrebbe firmato lo scorso 13 dicembre un protocollo di intesa con il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, per dislocare nella provincia di Roma, e per la precisione nel comune di Allumiere, una discarica di rifiuti, e questo è sorprendente e grave - ha dichiarato Zingaretti - Malgrado le diverse occasioni avute per confrontarci sul tema dei rifiuti, mai eravamo stati informati di un atto così importante e impegnativo. Si tratterebbe, e usiamo il condizionale perché ci auguriamo che la notizia venga smentita, di un atto che la dice lunga sull'assenza di trasparenza e reale volontà di collaborazione che ha caratterizzato le iniziative del comune di Roma in tema dei rifiuti. Un metodo per governare poco serio, che inasprisce gli animi, inconcludente che logora i rapporti di fiducia e soprattutto fa perdere a Roma in maniera irresponsabile tempo prezioso» ha concluso il presidente della provincia.
Il rappresentante dei cittadini direttamente coinvolti nell'ubicazione dei nuovi impianti, il sindaco di Allumiere, Augusto Battilocchio, non ha preso per niente bene la notizia. «E' comodo dire ‘Portiamo la monnezza fuori da Roma', ma questo per i romani comporterebbe un costo enorme per il trasporto dei rifiuti con camion o treni fino ad Allumiere, che dista circa 80 chilometri da Roma. Una discarica ad Allumiere sarebbe una iattura, non capisco chi dal punto di vista politico possa decidere queste cose senza interpellarci. A Roma dico: non fatevi prendere in giro perché i cittadini si troverebbero a pagare il trasporto dei rifiuti. Siamo pronti ad organizzare ogni forma di protesta».
Su posizioni simili altri comuni del Lazio (Civitavecchia, Ladispoli), la Cgil e Sinistra e Libertà che si è espressa con il capogruppo alla provincia di Roma, Gino De Paolis che tra l'altro ha dichiarato: «È chiaro che Civitavecchia e il suo comprensorio non possono tollerare che nell'ambito della provincia di Roma vi siano aree che la Capitale considera periferia da sfruttare per risolvere le problematiche del centro. Vorrei infatti ricordare al sindaco e al ministro La Russa che la concezione di una Area metropolitana vasta deve servire a migliorare la interconnessione tra i territori e riequilibrare il rapporto tra Roma e le aree limitrofe, strettamente collegate alla città per lo sviluppo economico, sociale e della qualità della vita. Se per Alemanno e La Russa invece significa riproporre l'arroganza e il sopruso stile Impero Romano noi non staremo a guardare».
I Verdi, anche loro contrari, sono gli unici che avanzano qualche questione di merito: «Con la scelta di Allumiere come sito della nuova discarica di Roma c'è il rischio serio e concreto che sulla vicenda rifiuti a Roma ci si avvii verso una soluzione in stile Campania- ha sottolineato il presidente nazionale e capogruppo in Regione Lazio, Angelo Bonelli- Sono forti le analogie infatti tra la vicenda del Lazio e quella del Parco del Vesuvio dove si sono realizzate discariche in aree protette. Allumiere, infatti si trova in una Zps che è un'area naturale protetta istituita in base a una direttiva europea che il sindaco Alemanno sta scientemente violando. Per questo motivo stiamo inoltrando un esposto all'Unione europea per attenzionare Bruxelles affinché blocchi fin dall'inizio l'istituzione della discarica che viola la Direttiva 79/409/CEE».
Favorevole invece il Pdl di Roma che il pericolo "Napoli" lo vede ma da un altro punto di vista «Questo è il paese dei no a priori, no ai campi nomadi sotto casa, no agli inceneritori, no alle discariche - ha dichiarato Samuele Piccolo vicepresidente del Consiglio comunale - Continuando così, sempre e solo dicendo no, Roma corre il rischio di fare la fine di Napoli con i rifiuti sotto le abitazioni perché nessuno degli amministratori partenopei ha mai pianificato e affrontato il discorso e l'emergenza rifiuti».
Tra i molti "no" si nascondono sicuramente anche dei Nimby, e il rifiuto di qualsiasi infrastruttura considerata scomoda (impianto di compostaggio, gassificatore, depuratore...) si ripete ormai sempre più frequentemente e va al di la di un ragionamento fondato sulla sostenibilità. Pare certo però che qui siamo lontani dall'affrontare il problema nella logica della pianificazione partecipata con il coinvolgimento dei territori. Si intravede di più la metodica governativa che s'intendeva adottare nella scelta dei siti dove realizzare centrali nucleari, con il richiamo ad un "atto di forza". L'interlocuzione con il ministero della Difesa in questo caso potrebbe essere utile...