[03/03/2011] News
LIVORNO. «A breve le risorse finanziarie necessarie ad assicurare e implementare il servizio di consulenza tecnica e procedurale agli utenti non saranno più disponibili; per tale ragione l'Enea potrebbe trovarsi nella condizione di procedere ad una rimodulazione di questa attività. Si invitano, quindi, gli utenti e le aziende - e, in particolare, le associazioni di categoria, imprenditoriali e professionali - a contribuire a ripristinare la piena funzionalità del servizio aderendo alla campagna "Il nostro lavoro per il tuo lavoro!", fornendo il proprio sostegno all'iniziativa».
Questo è il messaggio che l'Enea ha affidato alla rete e che è stato rilanciato anche oggi dai media tradizionali e dimostra da una parte lo svaccamento totale che ha assunto il governo italiano rispetto al ruolo di orientamento e informazione che qualsiasi governo avrebbe come dovere nei confronti dei cittadini, abdicando questo ruolo ai privati. Dall'altro dimostra come l'Enea sia sempre più e soltanto una delle pedine da muovere per arrivare a mettere sotto scacco il re e far passare il nucleare, anche se ufficialmente è finalizzato "alla ricerca e all'innovazione tecnologica nonché alla prestazione di servizi avanzati nei settori dell'energia, con particolare riguardo al settore nucleare, e dello sviluppo economico sostenibile".
Del resto non solo l'Enea non sarà più in grado (a meno di sponsorizzazioni dei privati) di informare i cittadini sui vantaggi economici e ambientali dell'efficienza energetica (vantaggi economici ulteriormente diluiti dall'ultima modifica legislativa che scarica i costi in 10 anni anziché in 5), ma anche per espletare l'ordinaria amministrazione appaiono esserci molte difficoltà e paradossi. Se infatti si avvisano gli utenti che hanno eseguito lavori riconducibili al bonus del 55% «di non aspettare gli ultimi giorni utili (ossia entro 90 giorni dal termine dei lavori) per inserire le proprie pratiche, in quanto sono sempre possibili imprevisti - non sempre dipendenti dall'Enea - che possono ostacolare l'invio delle documentazioni», si comunica poi che «per l'inserimento delle pratiche 2011 attendere la messa online dell'apposito sito a cura del Servizio Informatico dell'Enea». Il che vuol dire che il cittadino che avesse per esempio ultimato i lavori il 2 gennaio di quest'anno, sarebbe a forte rischio di perdere i con tributi, visto che la scadenza dei 90 giorni si avvicina e dei moduli per fare la richieste per ora non se ne vede neppure l'ombra.
Intanto il decreto Romani che è passato stamani in consiglio dei ministri e che rischia di essere davvero la mossa finale per far cadere il re (le rinnovabili) a favore del nucleare (vedi altro articolo e link a fondo pagina) ha ridisegnato ulteriormente il ruolo dell'Enea, che insieme al Gse dovrà realizzare un portale internet finalizzato - è qui c'è l'ennesimo controsenso - a fornire « informazioni relative all'efficienza energetica» dettagliate poi in cinque punti che specificano le informazioni da dare, salvo chiedere prima il permesso (e l'elemosina) a qualche privato.