
[16/03/2011] News
FIRENZE. Ogni settore industriale in cui ci sono scambi economici e finanziari e rapporti con la politica rappresentativa è soggetto potenzialmente ad infiltrazioni del malaffare. Nessun settore può tirarsi fuori a priori e nemmeno quelle delle energie rinnovabili dove va messa a punto una precisa regolazione di filiera che contribuisca ad allontanare le "mele marce".
Ma non c'è dubbio che gli attacchi a cui è stato sottoposto questo comparto, specialmente nei mesi scorsi, sono talvolta stati strumentali. Nel mirino sono finiti in particolare il fotovoltaico e l'eolico, settori tra l'altro dove si registra la maggiore espansione. E' evidente che queste fonti rinnovabili possano dar fastidio a chi le vuole solo marginali ed immagina per il futuro modalità di approvvigionamento basate sull'atomo e ancora sulle fonti fossili.
Per queste ragioni il Gruppo imprese fotovoltaiche italiane (Gifi) aderente a Confindustria Anie ha tenuto a precisare che il mercato fotovoltaico è espressione di aziende sane, regolamentate da un codice etico. «Come accade anche in altri mercati, ci risulta che fenomeni di illegalità abbiano interessato anche il settore del fotovoltaico - ha dichiarato Claudio Andrea Gemme, presidente dell'Associazione energia aderente a Confindustria Anie - E' nostra ferma intenzione prendere le distanze da questi comportamenti orientando il nostro business alla responsabilità e al pieno rispetto della legge. Questi fenomeni di comportamento illegale possono essere altresì evitati attraverso precise misure legislative e regolatorie sia in fase di autorizzazione e di richiesta di connessione alla rete sia in fase di richiesta dell'incentivo» ha concluso Gemme. Il settore fotovoltaico è composto da aziende giovani e sane, sostiene il gruppo Anie-Gifi: oltre 2.000 aziende medio piccole che contano circa 18.000 addetti diretti con età media inferiore ai 35 anni. Inoltre i rapporti degli associati con il mercato sono regolati da un codice etico di autoregolamentazione, al fine di fornire a tutti gli stakeholder del settore adeguati livelli di legalità e qualità di servizi e prodotti.
Per quanto riguarda l'immediato futuro il presidente di Gifi Valerio Natalizia ha proposto: «in questo momento di forte sviluppo del mercato è importante evitare la saturazione della capacità della rete. La nostra proposta al Governo è il blocco della compravendita dei punti di connessione e delle autorizzazioni al momento della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto legislativo sulle rinnovabili. Parallelamente proponiamo l'individuazione di scadenze temporali per la realizzazione degli impianti autorizzati entro tale data».