
[18/03/2011] News toscana
LIVORNO. Quando uno pensa di averle lette tutte e sentite tutte, puntualmente viene smentito. Sulla Tirrenica credevamo davvero che la soluzione che giocoforza (mancanza di soldi...) è stata proposta dalla Sat - realizzazione sopra l'Aurelia - mettesse d'accordo tutti e facesse decollare questo progetto nato ormai nella notte dei tempi. Invece rimaniamo basiti da due nuovi interventi.
Il primo arriva da Italia Nostra e direttamente dal vice presidente nazionale Nicola Caracciolo: «Come Italia Nostra ci siamo molto impegnati contro l'Autostrada Tirrenica. Mi sono spesso chiesto il perché dell'accanimento col quale le autorità spingono per questo impopolare, costoso e poco utile progetto. Una fonte autorevole ha confermato un mio sospetto: l'Enel spera molto nel nucleare e vorrebbe cominciare dal sito di Montalto di Castro già in parte attrezzato. Ma per farlo ha bisogno in caso di incidente - si pensi al Giappone - di una via di scorrimento veloce per evacuare la popolazione. Appunto l'Autostrada Civitavecchia-Grosseto. Interessi enormi sono in gioco».
Uno scenario (e una sparata) francamente che va oltre ogni immaginabile retro-pensiero, materia della quale siamo abbastanza esperti. Ma se qualcuno potrebbe dire sono "emotivi" ambientalisti, da parte opposta le cose non sono purtroppo migliori e anzi, è a dir poco sconcertante quanto ha affermato il presidente della Provincia di Grosseto, Leonardo Marras: «Per il territorio che rappresento la proposta di Sat di sovrapporre il Corridoio tirrenico al tracciato dell'Aurelia è del tutto inaccettabile».
Ma come, ora che si è trovata finalmente una posizione che anche a livello regionale viene accettata, la provincia di Grosseto rimette tutto in discussione. Non solo, lo fa sulla scia di quello che ha proposto la provincia di Livorno, altrettanto discutibile. Perché se è vero e ha ragione Kutufà a cercare in tutti i modi di far rientrare nel progetto il Lotto zero - il tratto Maroccone-Chioma che soprattutto l'estate vede il pericolosissimo connubio tra tir e famiglie e ragazzi che scendono al mare sul Romito - l'idea di un unico project financing da affidare all'Anas per Corridoio tirrenico, Due Mari, Fi-Pi-Li e Autopalio, vuol dire nella sostanza ripartire non dall'inizio, ma addirittura più indietro di quel poco che si è fatto finora.
Qui siamo al gioco dell'oca, ma si paga e si pagherà pegno. Anche in Toscana, ormai non è più un tabu sostenerlo e sostenerlo da sinistra, la politica che decide e poi fa secondo la decisione presa - compiendo peraltro semplicemente quello che è il suo compito - è sempre più storia d'altri tempi.