[24/03/2011] News toscana

Parco dell'Appennino Tosco Emiliano: la Prestigiacomo taglia ancora. 50 euro ad ettaro di finanziamenti

LIVORNO. Il Parco nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano lancia oggi un allarme che sarà probabilmente il primo di una sfilza di tagli che si abbattono in questi giorni sui già esausti bilanci dei Parchi nazionali: «Finanziamento dello Stato al Parco è stato ulteriormente ridotto. Ora è di 50 euro per ogni ettaro di superficie. Una nota del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, giunta al Parco il 22 marzo, cioè ad esercizio finanziario ampiamente avviato, informa che il finanziamento all'Ente per il 2011 sarà inferiore di altri 223.000 euro rispetto a quello dell'anno passato. Con questa nuova decurtazione le risorse trasferite dallo Stato si riducono a 1.320.000 euro, pari a 50 euro e 40 centesimi per ettaro di superficie protetta (a 10 euro e 50 centesimi per ettaro, se rapportate alla superficie dei Comuni con territorio nel Parco)».

Ormai siamo ben oltre le nozze con i fichi secchi e le promesse del ministro Stefania Prestigiacomo di una sostanziale tenute dei bilanci dei parchi, almeno a vederla dai monti di Sassalbo, non sembra essere mantenuta.

E che si stia raschiando un barile già sfondato lo evidenzia anche la ferma presa di posizione della Federparchi contro «Il tentativo operato da alcuni uffici del ministero dell'economia di dare per "cancellate" le indennità degli organi collegiali di amministrazione dei Parchi nazionali e, in alcune Regioni come la Lombardia e l'Emilia Romagna, di amministratori e presidenti dei Parchi regionali».

Secondo il presidente di Federparchi e del parco regionale della Maremma, Giampiero Sammuri, «Con una interpretazione cavillosa quanto infondata. Si vorrebbe addirittura abolire una indennità già per altro più volte decurtata. In questo modo, persone alle prese con Enti in difficoltà, impegnate praticamente a tempo pieno a coordinare politiche complesse che interessano territori spesso molto vasti, dovrebbero fare tutto ciò a titolo onorifico. Si tratta di una visione che, prima che essere sbagliata in linea di diritto, è avvilente e quasi offensiva nei confronti di un ruolo che comporta una pesante responsabilità giuridica e politica. Non per nulla in ogni occasione, e specialmente in ogni passaggio parlamentare e in ogni provvedimento di legge, i Parchi sono sempre stati considerati soggetti dalle caratteristiche speciali, non equiparabili agli Enti che si vorrebbero guidati, appunto, a titolo onorifico».

Sammuri sottolinea che lo stesso ministero dell'ambiente «Con più di un parere dei propri uffici giuridici, sostiene l'infondatezza dell'interpretazione data in via XX Settembre» e per questo il presidente di Federparchi ha chiesto, su questo e su altri argomenti legati al funzionamento degli Enti Parco, un incontro urgente al ministro Prestigiacomo.

Torna all'archivio