[31/03/2011] News

Fukushima: radiazioni sopra la norma fuori dalla zona di esclusione. Cesio "abnorme" nella carne

Resta il "mistero" delle trincee radioattive

LIVORNO. Livelli ''abnormi'' di cesio sono stati rilevati nella carne di manzo proveniente dall'area di Fukushima. E' l'ultima notizia resa nota dalla Tepco, il gestore dell'impianto nucleare, in relazione ai rischi di radioattività causati dall'incidente alla centrale di Fukushima. Radiazioni oltre la soglia  erano state rilevate stamani a Iitate, un villaggio giapponese al di fuori della zona di esclusione di 20 Km intorno alla centrale nucleare di Fukushima Daiichi. Secondo Denis Flory, un alto responsabile dell'International atomic energy agency (Iaea) queste rilevazioni «ad una quarantina di Km dal reattore n. 1 della centrale nucleare di Fukushima danneggiata dal sisma di magnitudo 9,0 dell'11 marzo scorso, dimostrano una radioattività superiore ai livelli per i quali l'evacuazione è raccomandata dall'Agenzia». L'Iaea sottolinea che «Questi livelli sono stati registrati solo in maniera puntuale e solo in un punto di misurazione».

I due team dell'Iaea che stanno monitorando i livelli di radiazioni e di radioattività ambientale in Giappone hanno trovato negli 8 punti di prelievo della regione di Tokyo tassi di Gamma-dose che variavano tra  0,02 e 0,19 microsievert/h, all'interno o leggermente al di sopra del fondo naturale. Le misurazione effettuate a distanze tra i 32 ed i 62 km, in direzioni Nord e nord-ovest, dalla centrale nucleare di Fukushima hanno mostrato dosi che variano da 0,5 a 6,8 microsievert/h e contaminazione beta-gamma tra 0,05 e 0,45 Megabecquerel/m2. Per quanto riguarda lo iodioi-131 e il cesio-137 nel terreno, campionati il 18 e il 26 marzo in 9 comuni, a distanze di 25 - 58 km dalla centrale nucleare di Fukushima, i risultati indicano una marcata variabilità spaziale: «La deposizione media totale determinano in questi luoghi un range per lo iodio-131 di 0,2 - 25 Megabecquerel/m2 e per il cesio-137 0,02 - 3,7 Megabecquerel/m2. I valori più alti sono stati trovati in una zona relativamente piccola nel nord-ovest dalla centrale nucleare di Fukushima. Una prima valutazione indica che uno dei criteri operativi dell'Iaea per l'evacuazione è stato superata nel villaggio Iitate. Abbiamo informato le controparti perché valutino attentamente la situazione. Hanno affermato che la stanno già valutando». L'agenzia nucleare atomica dell'Onu ha chiesto al Giappone di tenere sotto stretto controllo la situazione che «Complessivamente nell'impianto di Fukushima Daiichi rimane molto grave». La Nuclear and industrial safety agency del Giappone (Nisa) ieri ha detto che il tasso di iodio rilevato in prossimità del reattore 1 è di 3.355 volte più elevato del limite legale.

La contaminazione sembra allargarsi ai Paesi vicini. In Cina il Comitato di coordinamento in caso di emergenza nucleare ha reso noto che «Dei livelli estremamente bassi di iodio radioattivo sono stati rilevati nell'aria di diverse regioni cinesi, tra le quali Shanghai e Tianjin, ma queste particelle non rappresentano alcuna minaccia per la salute pubblica. Bassi livelli di isotopi radioattivi di iodio-131 sono stati rilevati mercoledì in 18 province, municipalità e regioni autonome e cioè: Shanghai, Tianjin, Chongqing, Hebei, Shanxi, Mongolia Interna, Jilin, Heilongjiang, Jiangsu, Anhui, Zhejiang, Fujian, Henan, Guangdong, Guangxi, Sichuan, Shaanxi e Ningxia. Le particelle hanno probabilmente viaggiato nell'aria dalla centrale nucleare di Fukushima danneggiata dal sisma in Giappone. Però, la quantità di radiazione  di queste particelle è inferiore a 1/100.000 del livello di irradiamento delle fonti radioattive naturali quali le pietre, il suolo, gli alimenti ed il sole. Nessuna misura di protezione è necessaria».

Tracce infime di iodio-131 proveniente da Fukushima, 100 volte inferiori al fondo naturale, sono state trovate anche nell'atmosfera dell'Estremo Oriente russo e le autorità assicurano che non esiste nessun allarme per la salute. Tracce di iodio-131 anche in Corea del sud, ma qui, secondo i dati dell'agenzia di sicurezza nucleare sudcoreana, è stata rilevata anche la presenza di cesio- 137 e cesio-134 in 12 punti di raccolta dati sulla radioattività. Anche in Corea del sud i dati non sarebbero preoccupanti per la salute umana, ma continuano le ispezioni regolari su flora e fauna marine per capire se il disastro di Fukushima ha avuto delle ricadute sul mare coreano. Il governo di Singapore ha comunicato all'Iaea che alcuni campioni di cavoli importati dal Giappone sono risultati con valori oltre quelli consigliati per il commercio internazionale dal Codex Alimentarius, ma nella città-stato del sud-est asiatico non si registra nessun aumento di radioattività e nessun prodotto di fissione è stato trovato nei campioni dell'aria.

Intanto le indagini sulle "trincee" di Fukushima Daiichi, dove è stata trovata acqua contaminata, indicano che sono state inondate dallo tsunami, ma anche che se in una la bassa radioattività può essere attribuita al fallout radioattivo, gli alti livelli di radioattività nell'altra sono "inspiegabili". La Tokyo Electric Power Company (Tepco) aveva rivelato solo il 29 marzo l'allagamento di tre grandi trincee: quelle dei reattori ed una trincea sotterranea per le tubazioni e il cablaggio che raggiunge il seminterrato dell'edificio delle turbine.

Nella trincea dell'unità 1, i livelli sulla superficie dell'acqua arrivano a 0,4 millisievert all'ora e la Tepco dice che è possibile smaltire l'acqua attraverso una diluzione della contaminazione. Quella che preoccupa più seriamente è la trincea vicina all''unità 2, dove i livelli di radiazione sulla superficie dell'acqua sono al di sopra di 1000 millisievert/h , rendendo impossibile un campionamento in profondità e quindi non si sa se questi livelli di contaminazione siano presenti in tutti i 6.000 metri cubi di acqua, anche se non corrispondono a quelli registrati nel seminterrato dell'edificio turbina. Fin dal 15 marzo però si sospettava che l'unità 2 avesse subito un danno alla torus suppression chamber.

Dovrebbero essere anche iniziati i campionamenti nella trincea dell'unità 3, dove i detriti portati dallo tsunami non permettevano l'accesso, è stato proprio nell'edificio della turbina dell'unità 3 che i "liquidatori" sono stati esposti a più di 170 millisieverts in poco tempo. Per quanto riguarda l'unità 4 la Tepco ha detto che non è sicura di riuscire a prendere un campione d'acqua a causa degli ostacoli intorno alla trincea: «Abbiamo bisogno di studiare in anticipo la procedura».

Secondo l'ultimo aggiornamento dell'Iaea sulla situazione di Fukushima, si continua a pompare l'acqua contaminata fuori dall'edificio delle turbine delle unità 1 e 3. Ieri nei pressi dell'edificio del reattore 3, tre operai si sono versati acqua addosso durante la rimozione di una flangia dalle tubazioni di acqua di mare del sistema residual heat removal (Rhar), Ma l'Iaea assicura che «Dopo la doccia, non è stata rilevata contaminazione».

Acqua dolce viene continuamente iniettata da un camion dei pompieri e pompe elettriche con generatore diesel nel the Reactor pressure vessel (Rpv) dell'unità 1 nel Reactor pressure vessel (Rpv), con un flusso di  8 m3/h. Nelle unità 2 e 3 l'acqua viene pompata da una pompa elettrica temporanea attraverso la linea degli estintori, per circa 7m3/h.

La temperatura nel feed water nozzle del Rpv dell'unità 1 è diminuita da 323° C a 281°C ed è rimasta stabile a 134° C nella parte inferiore della RPV è rimasto stabile nel bottom, con una diminuzione della pressione nel Drywell.  Nell'unità 2 la temperatura nel feed water nozzle del Rpv è passata da 154° C a 177° C e nel bottom è aumentata da 78° C a 88° C.  Nell'unità 3  l temperatura nel feed water nozzle del Rpv è di circa 75° C e nel bottom di circa 116° C.

La Tepco assicura che continua il pompaggio di acqua in tutte le piscine del combustibile esaurito, ma L'Iaea lamenta di non aver ricevuto informazioni sulla realizzazione di attività di irrorazione nelle unità 1 e 4. Inoltre, nonostante continuino a trapelare notizie sulla forte contaminazione del mare davanti alla centrale di Fukushima,  dal 27 marzo all'Iaea su questo non arrivano notizie e forse anche per questo oggi sbarca in Giappone un ricercatore del laboratorio marino di Monaco dell'Iaea per unirsi al team giapponese che sta valutando la situazione dell'ambiente marino.

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