[31/03/2011] News
FIRENZE. Proseguono le attività progettuali elaborate da Aiab (Associazione italiana agricoltura biologica), per l'inserimento nel mondo agricolo di persone sottoposte a pene detentive. Il punto sui progetti, finanziati dal ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e dalla Cassa delle ammende del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (Dap) del ministero della Giustizia, è stato fatto oggi a Roma, in occasione del Convegno nazionale "L'agricoltura biologica per una ‘pena utile'".
La notizia più importante comunicata dagli organizzatori riguarda l'assegnazione delle prime quattro borse lavoro per i nove detenuti della Casa circondariale di Bergamo, che hanno partecipato al corso di formazione in agricoltura biologica con il progetto di Aiab e Associazione Amici di Areté, che saranno attivate nel mese di aprile. Per quanto riguarda le altre iniziative finalizzate alla formazione e all'inserimento lavorativo di detenuti alle quali Aiab partecipa, particolare rilievo ha il progetto C.O.L.O.N.I.A. del Provveditorato regionale della Sardegna, per la conversione al bio delle attività delle colonie agricole delle Case di Reclusione di Is Arenas, Isili e Mamone.
Il progetto, di durata triennale, ha l'obiettivo di favorire l'integrazione sociale e lavorativa delle colonie agricole di Is Arenas, Isili, Mamone, attraverso la loro qualificazione produttiva con metodologie innovative mai utilizzate in nessun penitenziario Italiano. Secondo la convenzione stipulata con Aiab Sardegna, le colonie agricole entreranno nel sistema di certificazione del biologico, grazie anche un processo continuato di assistenza e formazione. I prodotti delle colonie sarde (formaggio, miele, mirto, polline, conserve, piante officinali) saranno in seguito immessi nel mercato.
Per quanto riguarda il Lazio al convegno è stato presentato il progetto "Coltiviamo Valori". Grazie a questa iniziativa il terrazzo, finora spoglio, del Centro di Prima accoglienza di Roma del Dipartimento per la Giustizia minorile, si è trasformato da qualche mese in uno spazio verde bio: una parte coltivato con piante ornamentali, l'altra ad orto pensile. "Coltiviamo Valori" è stato realizzato dall' Aiab in collaborazione con il Centro per la giustizia minorile (Cgm) del Lazio, in seguito ad un protocollo d'intesa sottoscritto con l'intento di promuovere iniziative di carattere educativo per i minori sottoposti a misure penali, attraverso la pratica di agricoltura biologica.