
[04/04/2011] News
Lipu e Wwf: «Manca la volontà di tutelare la biodiversità e anche di aiutare gli agricoltori
LIVORNO. La provincia di Pavia ha sospeso il piano di gestione della Zona di protezione speciale (Zps) "Risaie della Lomellina", il più importante sistema di garzaie, cioè di colonie di aironi in Italia e uno dei più importanti d'Europa, oltre che fondamentale comprensorio agricolo per la produzione del riso.
Secondo Lipu-BirdLife Italia e Wwf Lombardia «Con la sospensione del Piano di gestione la Provincia di Pavia ha preso la grave decisione di non tutelare la biodiversità, nonostante ciò sia un obbligo previsto dalle direttive comunitarie».
Ecco come descrive la Zps "Risaie della Lomellina" lo stesso sito della provincia di Pavia: «La vastissima area della ZPS Risaie della Lomellina non a caso ospita 11 garzaie, 9 delle quali classificate SIC, dove vive una parte rilevante dell'intero contingente nazionale di Ardeidi ed è luogo di elezione anche per la sosta e la nidificazione di altre specie di interesse comunitario. Un segnale significativo dell'importanza della risaia in Rete Natura 2000 è dato dalle norme transitorie di conservazione che la Regione Lombardia ha varato con la DGR n. 1791 del 2006 in attesa della redazione dei Piani di gestione. Le misure transitorie di conservazione per le ZPS con garzaie, tra le quali è ovviamente inclusa la ZPS Risaie della Lomellina, raccomandano di operare attività di sensibilizzazione su risicoltori per la salvaguardia dei nidi, soprattutto quelli di Tarabuso che non riunendosi in colonie e nidificando abitualmente negli strati bassi della vegetazione risulta più vulnerabile agli interventi antropici. Le Garzaie lombarde sono tipicamente insediate in ambienti coltivati e coesistono bene con le attività agricole purché collocate in zone ricche di ambienti acquatici, anche se artificiali, dove soddisfano le necessità di nutrimento per tutto il delicato periodo riproduttivo. Anche a livello nazionale si sta procedendo alla definizione di un decreto legge per la definizione delle misure di conservazione di Zpse e Sic, che, con presumibile certezza, prevederà norme di gestione della risaia a favore dell'insediamento e della protezione degli Ardeidi»
Giorgia Gaibani, responsabile Iba e Rete Natura 2000 della Lipu, ha dichiarato: «Siamo molto dispiaciuti di questa decisione, tenuto anche conto del fatto che il Piano non prevedeva ulteriori vincoli per gli agricoltori. Anzi, in vista della riduzione dei fondi per la PAC, il Piano avrebbe potuto aiutare dal punto di vista economico i produttori di riso, che avrebbero beneficiato di maggiore sostegno in futuro dalla politica agricola grazie al nuovo sistema che premierà il legame tra produzione e tutela dell'ambiente. Produrre riso in un'area di tutela della biodiversità, come la ZPS - prosegue Gaibani - potrebbe essere un elemento distintivo per la Lomellina, soprattutto in un mercato sempre più globalizzato. Dispiace anche constatare come le associazioni agricole abbiano deciso di non valorizzare, e informare, su questa opportunità».
E pensare che in lettera inviata da Lipu e Wwf alla provincia di Pavia ed alla Regione Lombardia nell'ottobre 2010, le due associazioni invitavano la provincia a «Implementare la rete Natura 2000 sia attraverso un opportuno utilizzo degli strumenti di pianificazione, come il piano di gestione, sia con gli strumenti di finanziamento, come quelli a disposizione nel Piano di sviluppo rurale».
Secondo Paola Brambilla, presidente del Wwf Lombardia «Quella adottata è una decisione che ci fa capire che la volontà della provincia di Pavia non è certo quella della tutela della biodiversità, in contrasto con quanto dispongono le direttive comunitarie. Una decisione in controtendenza rispetto ad altre Regioni, che hanno invece fatto la scelta di salvaguardarla».