[08/04/2011] News
LIVORNO. La Tepco sta immettendo ogni ora nel reattore 2 di Fukushima 8 tonnellate di acqua per mantenerlo "fresco". E' una delle fonti dell'acqua fortemente contaminata presente a Fukushima Daiichi e che andrà smaltita, insieme ai liquidi altamente radioattivi (ormai è difficile chiamarli acqua) che allagano gli edifici delle turbine e le "trincee" e I tunnel della centrale nucleare.
I giapponesi (come scriviamo anche in un altro articolo), si stanno attrezzando per stoccare quest'acqua e per contenerla, ma il problema poi sarà come smaltirla e dove.
Se c'è qualcuno esperto di scorie nucleari (e anche di cattiva gestione delle stesse) sono i russi e il governo di Tokyo si sta consultando con Rosatom, la corporation nucleare statale russa, per il possibile utilizzo di un impianto di decontaminazione a bordo di una nave russa, la Suzeran (Lily of the Valley), che dovrebbe essere in grado di trattare acque reflue contaminate da sostanze radioattive. Però un portavoce del ministero degli esteri giapponese, Tomosaburo Esaki, ha detto alla Cnn che il Giappone non ha ancora deciso se avvalersi dell'assistenza dei russi,.
Uno dei portavoce di Rosatom , Sergey Novikov, ha detto ai "nemici" dell'Ong norvegese-russa Bellona che «La palla è ora nel loro campo. Abbiamo risposto alle loro domande riguardo all'impianto e ci hanno inviato altre domande, alle quali abbiamo ugualmente risposto. Stanno ancora studiando il problema, e speriamo di sentirli presto».
La storia della Suzeran è paradigmatica di quanto stia accadendo e degli intricati percorsi del nucleare mondiale, dove tutto si intreccia ma poco si conosce: la nave è stata costruita dal Giappone negli anni '90 per aiutare la Russia a smaltire le sostanze radioattive dei vecchi sottomarini nucleari sovietici fuori servizio ed è stata progettata per trattare fino a 35 tonnellate di rifiuti radioattivi al giorno e può stoccarne fino a 800 tonnellate.