[14/04/2011] News toscana

Toscana, Piano di sviluppo rurale: erogati 218 milioni di euro alle imprese agricole nel periodo 2007-2010

FIRENZE. La Regione Toscana ha presentato il bilancio del Piano di sviluppo rurale dal 2007 al 2010. In questo lasso di tempo sono stati complessivamente erogati  alle imprese agricole toscane 218 milioni di euro di cui 93 nel 2010 con una spesa sempre crescente. «E' un impegno significativo - ha dichiarato l'assessore all'agricoltura della Regione, Gianni Salvadori (Nella foto), che dimostra una volta di più la grande capacità della Toscana di investire grazie alle risorse dei fondi comunitari provenienti dalla Ue.  A differenza di altre regioni, che proprio nei giorni scorsi sono state richiamate dal Commissario europeo Hahn, la Toscana ha centrato l'obiettivo e ha raggiunto il 120% delle risorse programmate per gli anni 2007-2008. Ancora una volta la Toscana - ha continuato l'assessore - ha dimostrato di saper operare bene e velocemente, senza correre il rischio del disimpegno automatico delle risorse previsto dalla normativa comunitaria quando gli importi non vengono spesi entro il secondo anno successivo all'impegno degli stessi».

Nel dettaglio, nell'arco del periodo 2007-2010, all'ambiente e allo spazio rurale sono stati destinati circa 109 milioni di euro (misure agroambientali, interventi per la protezione dei boschi dagli incendi, intervento per la difesa del suolo dal dissesto idrogeologico e di prevenzione delle calamità naturali), mentre ammontano a circa 95 milioni di euro i contributi erogati a favore degli investimenti nelle imprese agricole, agroalimentari e forestali, per le attività di produzione, allevamento, trasformazione e commercializzazione e di miglioramento fondiario.

I contributi erogati hanno attivato investimenti pari a circa 210 milioni di euro, a dimostrazione che il settore, che deve essere sempre più orientato alla qualità e all'integrazione delle funzioni che l'imprenditore agricolo può attivare sul territorio, può resistere alla crisi e soprattutto avere prospettive per il futuro. In questo contesto, chiedendo più agricoltura per i comuni toscani,  Anci Toscana e Cia Toscana hanno siglato oggi un protocollo per avviare la Carta di Matera nella nostra regione, cioè un "documento" di principi, che definisce "l'agricoltura come settore produttivo diffuso nello spazio rurale. Una particolarità che obbliga ad una attenzione particolare per l'erogazione di servizi alle persone ed alle imprese".

«L'Obiettivo è quello di avviare iniziative congiunte a sostegno e tutela dei benefici economici, sociali e territoriali che l'agricoltura riveste per la società toscana - hanno dichiarato Anci e Cia Toscana - L'agricoltura è fondamentale per i territori toscani, per questo, in qualità di referenti sul territorio dei comuni e degli agricoltori, abbiamo deciso di impegnarci a riportare in Toscana la centralità dell'agricoltura».

Le due associazioni si impegnano ad operare, nelle diverse competenze e livelli istituzionali, per l'affermazione del modello di federalismo solidale e cooperativo, basato sulla programmazione territoriale, sulla sussidiarietà, sulla concertazione, sulla semplificazione dei rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione. «E' quindi necessario intensificare la collaborazione attraverso una serie di iniziative su: attività agricole innovative (fonti rinnovabili, servizi per comunità locali, etc,); difesa del paesaggio e del territorio; infrastrutture, servizi,  mobilità e welfare nelle aree rurali; semplificazione e fiscalità locale; prodotti tipici e cibi della filiera corta» hanno concluso  Anci e Cia.

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