
[19/04/2011] News toscana
FIRENZE. In Toscana ed in provincia di Firenze in particolare, l'attacco dell'insetto "Diabrotica virgifera virgifera" mette a rischio le colture di mais. Trovato per la prima volta lo scorso anno nella nostra Regione, il coleottero rischia ora di diffondersi, tanto che l'Arpat (Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana) nello scorso febbraio ha emanato un decreto dove sono state fissate le misure di emergenza per prevenire la propagazione.
«Ai nostri soci consigliamo di seguire le direttive del decreto, dove vengono stabilite le regole per evitare il rischio di proliferazione della Diabrotica- ha informato Simone Tofani, responsabile tecnico della Cooperativa agricola di Legnaia a Firenze - Le larve infatti si nutrono di radici, mentre gli insetti adulti attaccano le foglie e le sete fiorali, e per combatterli non esistono attualmente prodotti. L'unica attività da fare in questo caso è di contrastare il focolaio e prevenire l'eventuale espansione del parassita. Nell'area del focolaio il mais potrà tornare sullo stesso terreno solo dopo tre anni, mentre nella zona tampone e di contenimento (territorio immediatamente circostante al focolaio), potrà tornare dopo due anni. E' importante che, per impedire l'eventuale espansione dell'insetto- ha concluso Tofani- gli agricoltori radano al suolo tutte le piante di mais in un'area di uno o addirittura di 5 chilometri da dove è stato trovato».
Si comprende che la questione non è da sottovalutare anche per i possibili danni economici. Dalla provincia informano che gli agricoltori del Mugello (un'area particolarmente vulnerabile all'attacco del coleottero), possono comunque rivolgersi alla Cooperativa agricola di Legnaia per eventuali chiarimenti e avere informazioni dettagliate su come contrastare questo insetto molto pericoloso e nocivo per la coltura del mais, già in forte espansione nelle aree agricole del nord Italia e dell'Emilia Romagna ma diffuso in molte parti d'Europa e del mondo.