[14/11/2012] News
La Commissione europea ha annunciato oggi che intende adottare due importanti iniziative «Per ovviare al crescente squilibrio tra offerta e domanda di quote all'interno dell'Eu emissions trading system (Eu Ets)». Il primo passo è stato quello di far fronte al rapido accumulo di eccedenze di quote di emissioni con la proposta formale presentata dalla Commissione di rivedere il calendario delle aste e di ritardare la messa all'asta di 900 milioni di quote nel corso della terza fase dell'Eu Ets che inizia nel 2013.
La Commissione ha adottato oggi una relazione sulla situazione del mercato europeo del carbonio, che illustra una serie di possibili misure strutturali per affrontare il problema delle quote eccedenti. Le eccedenze di quote si sono create perché la crisi economica ha portato ad un calo delle emissioni industriali di gas serra che così sono scese più rapidamente del previsto, innescando così una diminuzione della domanda di quote da parte delle imprese. Una situazione di eccedenza che sembra destinata a continuare anche nella terza fase dell'Eu che va dal 2013 al 2020.
Attualmente l'Eu emissions trading system riguarda circa 11.000 impianti industriali e più o meno il 40% delle emissioni dell'Ue e da quest'anno comprende anche il settore aeronautico. La terza fase prevede che entro il 2020 le emissioni degli impianti industriali ed energetici siano ridotte del 21% al di sotto dei livelli del 2005. La Commissione spiega che le principali modifiche della fase 3 sono: «Introduzione di un massimale unico per tutta l'UE al posto degli attuali 27 massimali nazionali; L'asta diventa il metodo principale di assegnazione delle quote e sostituisce l'assegnazione gratuita; nel 2013 sarà messo all'asta oltre il 50% delle quote e questa percentuale aumenterà progressivamente ogni anno; Per le quote che continueranno ad essere assegnate gratuitamente sono introdotte regole di assegnazione armonizzate, basate su parametri di riferimento ambiziosi, su scala unionale, dell'efficienza in termini di emissioni».
Connie Hedegaard, commissaria Ue all'azione climatica, ha sottolineato che «La Commissione vuole un mercato europeo del carbonio ancora più solido, che si trasformi in una forza trainante per i mercati del carbonio in altre parti del mondo. Il nostro mercato del carbonio riesce a ridurre le emissioni ma, a causa dell'eccedenza di offerta sul mercato, il sistema Ets non permette di promuovere in misura adeguata l'efficienza energetica e le tecnologie verdi, con pesanti ripercussioni sull'innovazione e sulla competitività in Europa. Per questo proponiamo, come primo passo immediato, di ritardare la messa all'asta di 900 milioni di quote nei prossimi tre anni e questo per non inondare un mercato già eccedentario. Occorre fare chiarezza su questo punto per gli operatori del mercato entro la fine dell'anno. Contemporaneamente la Commissione presenta alcune opzioni di possibili misure strutturali capaci di offrire una soluzione sostenibile al problema delle eccedenze a più lungo termine».
Ecco come la Commissione Ue scandisce le prossime tappe per la revisione dell' Eu emissions trading system:
Primo passo immediato: rinvio dell'asta di determinati quantitativi di emissioni. Dal 1° gennaio 2013, data di inizio della terza fase del sistema di scambi di quote, l'asta sarà il principale metodo di assegnazione di quote di emissione alle imprese. Nello scorso mese di luglio la Commissione ha pubblicato un progetto di modifica del regolamento che disciplina l'asta delle quote di emissioni nell'ambito del sistema Eu Ets, che prevede il rinvio della messa all'asta di un certo quantitativo di quote. Dopo una prima discussione con gli Stati membri nell'ambito del comitato sui cambiamenti climatici e in seguito a una consultazione pubblica, la Commissione propone di ridurre di 900 milioni il numero di quote da mettere all'asta dal 2013 al 2015, a fronte di un aumento equivalente del numero di quote da mettere all'asta alla fine della fase 3.
Questo rinvio permetterà di ridurre il numero di quote da offrire all'asta nel breve periodo, mentre la domanda rimane molto bassa, e di aumentarle in un secondo momento quando si presume che la domanda riprenda. Una valutazione di impatto (vedi più oltre) contiene ulteriori informazioni sull'incidenza prevista.
Avvio di un ampio dibattito sulle possibili misure strutturali. La relazione odierna sul mercato del carbonio illustra un elenco di 6 opzioni, sulle quali le parti interessate sono invitate a esprimersi. Il Parlamento europeo e il Consiglio hanno chiesto alla Commissione di esaminare le opzioni per un'azione strutturale da adottare con la massima rapidità, tra cui il ritiro permanente del numero di quote necessario per riassorbire l'eccedenza. Le eventuali proposte legislative di misure strutturali presentate dalla Commissione in esito al dibattito pubblico saranno sottoposte a una consultazione pubblica e a una valutazione approfondita dei loro impatti.