Pubblicato il rapporto sul monitoraggio effettuato nel 2014

Coste toscane, la qualità delle acque secondo l’ultimo dossier Arpat

[7 Agosto 2015]

Secondo la Direttiva Quadro sulle Acque (2000/60/CE) i Paesi della Comunità Europea sono tenuti a tutelare e valorizzare le proprie risorse idriche, che devono raggiungere un livello di qualità ambientale almeno BUONO, ai sensi di legge, entro la fine del 2015. Per questo, le singole regioni stabiliscono piani di monitoraggio periodici, destinati alla classificazione delle componenti acquatiche territoriali.

ARPAT svolge un’attività di monitoraggio a 360° delle risorse idriche della Toscana, controllando la qualità ambientale delle acque superficiali (fiumi e laghi), delle acque di balneazione (laghi e coste), delle acque marino-costiere e di quelle sotterranee. Vengono monitorate inoltre le acque fluviali per l’idoneità alla vita dei pesci, quelle marine per l’idoneità alla vita dei molluschi e quelle superficiali destinate alla potabilizzazione.

Si tratta di oltre 1.000 stazioni di monitoraggio annuali, per un totale di oltre 7.500 campionamenti. Ogni anno l’Agenzia redige un report dettagliato, contenente i dati relativi a ciascuno di questi monitoraggi. È ora disponibile sul sito Web dell’Agenzia anche il rapporto sulla qualità delle acque marino-costiere nel 2014.

In base alla normativa nazionale e regionale di riferimento (DLGS 152/06DM 131/08DM 56/2009 eDGRT 100/10), le acque costiere della Toscana sono state suddivise in 14 corpi idrici, omogenei tra loro per caratteristiche morfologiche, idrologiche e batimetriche. Ciascuno di essi è stato classificato in funzione delle pressioni ambientali presenti e sottoposto quindi a monitoraggi operativi o di sorveglianza, rispettivamente più o meno frequenti.

Nel mese di luglio 2014 la Regione Toscana ha revocato integralmente la DGRT 100/10 sostituendola con la DGR 550/2014 poi integrata con la DGR 608/2015. Tale provvedimento prevede il passaggio da 14 corpi idrici a 16, mentre il numero delle stazioni rimane invariato a 19. Una delle novità introdotte da questa delibera è lo sdoppiamento dei corpi idrici Arcipelago toscano (in Arcipelago Isola d’Elba e Arcipelago Isole Minori) e Costa del Cecina (in Costa di Rosignano e Costa del Cecina).

I campionamenti sono effettuati tramite la battello Poseidon, utilizzato per raccogliere campioni di acqua e sedimento per le successive analisi, oltre che come imbarcazione di appoggio per rilievi subacquei sui popolamenti a macroalghe e sulle praterie di Posidonia oceanica. In ciascuna stazione viene monitorato, secondo i parametri definiti dalla norma e descritti nei
paragrafi successivi, lo stato di qualità ambientale:

STATO ECOLOGICO: descrive la qualità delle acque sulla base, dello status di diversi elementi biologici (fitoplancton, macroalghe, Posidonia oceanica, macrozoobenthos) del livello trofico delle acque (indice TRIX) e della presenza di sostanze chimiche non prioritarie nelle acque e nei sedimenti (tabelle 1B e 3B del DM 56/2009). I possibili livelli di classificazione sono 5, in ordine decrescente di qualità ambientale: “Elevato”, “Buono”, “Sufficiente”, “Scarso”, “Cattivo”.

STATO CHIMICO: descrive la qualità delle acque in base alla presenza di sostanze chimiche prioritarie nelle acque e nei sedimenti (tabelle 1A e 2A del DM 56/2009), oltre che negli organismi bioaccumulatori (mitili). I possibili livelli di classificazione sono 2: “Buono” o “Non buono”.

La definizione dello stato di qualità ambientale richiede analisi chimiche per entrambe le matrici, acqua e sedimento. Tuttavia, nel caso in cui si rilevino superamenti dei livelli di soglia, la normativa prevede la possibilità di classificare i corpi idrici in base a una sola delle due matrici, a patto che vengano realizzati anche specifici test eco-tossicologici sulla matrice non considerata.

Come per gli scorsi anni, in attesa della definizione dei valori di fondo, è stato ritenuto opportuno utilizzare, per tale classificazione, la matrice acqua. Questa matrice infatti, considerati anche i metodi di campionamento, ha, nei confronti dell’inquinamento antropico, tempi di risposta più rapidi, al contrario del sedimento che presenta una maggiore inerzia al cambiamento.

Stato ecologico – Il giudizio sulla qualità ecologica risulta BUONO per tutti i corpi idrici indagati nel 2014 fatta eccezione di Costa del Serchio e Costa Pisana a causa di elevati valori di biomassa fitoplanctonica e TRIX, e di Costa Versilia, Costa Punt’Ala e Arcipelago Isola d’Elba, per il superamento, oltre i limiti soglia indicati dalla legge, della concentrazione di cromo. In questi corpiidrici il giudizio è SUFFICIENTE

Stato chimico – Risulta il mancato conseguimento dello stato buono per tutte le stazioni monitorate. Il basso livello di qualità ambientale è legato essenzialmente ad alte concentrazioni di mercurio e/o Tributilstagno (TBT) e in tre stazioni per la presenza di cadmio nelle acque. Pur non essendo stata considerata ai fini della classificazione dei corpi idrici, l’analisi dei sedimenti ha rivelato diverse anomalie nella concentrazione di nichel, mercurio e cadmio.

Ad esclusione dei corpi idrici Costa Argentario e Arcipelago Isole Minori, per il resto della costa toscana sono confermati i superamenti della concentrazione di nichel, probabilmente legate, pur non escludendo una contaminazione antropica, alla composizione geochimica della costa stessa per la presenza di materiale ofiolitico.

Il mercurio risulta particolarmente abbondante nei sedimenti nella zona di Antignano, Carbonifera,Foce Bruna e Cala di Forno; molte stazioni presentano alte concentrazioni di cadmio.

In generale, è presumibile che una parte delle anomalie dovute alla concentrazione dei metalli presenti nei sedimenti, sia riconducibile a inquinamento di tipo antropico, ma per molte dellestazioni indagate, il fattore preponderante potrebbe essere costituito dalla particolare geochimica del substrato stesso.

In alcune stazioni sono presenti superamenti di sostanze chimiche chiaramente di origine antropica: la stazione Rosignano Lillatro presenta superamenti dei valori soglia dei TBT; Antignano mostrasuperamenti di benzo[b]fluorantene, benzo[k]fluorantene: la concentrazione media di quest’ultima sostanza supera lo standard di qualità ambientale medio anche nella stazione di Elba Sud.

di Arpat