Dissalatore dell’Elba: il Tar dà il via libera
Respinte le richieste del Comune di Capoliveri. Esultano ASA e Autorità Idrica Toscana
[6 Marzo 2020]
La Terza Sezione del TAR Toscana ha respinto le richieste del Comune di Capoliveri – appoggiato da un Comitato locale – e ha dato ragione ad Asa (che aveva il sostegno di molti degli altri 7 Comuni elbani e che aveva accettato praticamente tutte le osservazioni sul progetto avanzate da Legambiente): «Non appaiono fondati i dubbi manifestati dal Comune di Capoliveri circa la legittima approvazione del progetto dell’impianto dissalatore da realizzarsi in località Mola».
Una sentenza che riconosce il diritto del servizio idrico integrato della provincia di Livorno a iniziare i lavori per il potenziamento della linea di acquedotto nella zona di Mola (o meglio di Lido di Capoliveri), che sono il primo intervento previsto per la costruzione del dissalatore.
Secondo Asa, «Questa decisione del TAR toscano costituisce una prima efficace misura che stabilisce legittimo il progetto del dissalatore di Mola, opera strategica della Regione Toscana per garantire la continuità del servizio, qualora dovesse ripresentarsi una crisi idrica durante la prossima estate».
Il provvedimento del TAR evidenzia anche che l’ultima ordinanza (29/2019) del Comune di Capoliveri, insieme alla mancata adesione all’accordo proposto da ASA per la modalità di esecuzione dei lavori, «sembra rafforzare il sospetto di uno sviamento di potere», messo in atto dal comune elbano, così come dedotto in giudizio.
IL TAR ha quindi accolto le ragioni di urgenza di avvio dei lavori evidenziate dai legali dell’Autorità Idrica Toscana e di ASA, dando il via libera all’inizio dei lavori e condannando il Comune di Capoliveri alle spese legali.
Il direttore dell’Autorità Idrica Toscana Alessandro Mazzei conclude: «Siamo soddisfatti di questa sentenza perché l’Elba ha bisogno di essere messa in sicurezza dal punto di vista dell’approvvigionamento idrico, e il dissalatore di Mola è un’opera fondamentale per l’isola e sostenibile per il territorio. Questa non è una vittoria di AIT o di ASA a scapito del Comune, ma un chiarimento giudiziario importante, perché l’Elba abbia le infrastrutture minime per uscire da dannose emergenze estive. In questi tempi problematici serve dare un minimo di sicurezza ai cittadini e a tutti gli operatori del turismo elbani».