Infrastrutture digitali per la tutela del territorio, all’Internet festival di Pisa
[9 Ottobre 2015]
L’Internet festival ha appena aperto le porte a Pisa (la kermesse sarà protagonista nella città toscana fino a domenica), e le tematiche hanno già trovato la loro occasione per conquistare la scena. «Le nuove tecnologie sono un alleato fondamentale per la difesa del suolo e la mitigazione del rischio idrogeologico – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente Federica Fratoni, intervenendo oggi presso la Scuola Superiore Sant’Anna – La Regione le sta utilizzando a più livelli, con la consapevolezza che questa è la strada più idonea da perseguire».
A passare in rassegna sono state soprattutto le previsioni meteo gestite in modo unitario dal Centro funzionale del servizio idrologico regionale, l’archivio digitale di tutte le opere pubbliche avviate in Toscana (Simog-Sitat), il database che dà corpo al censimento delle opere interferenti con il reticolo idraulico toscano (sono più di 80mila, sparse lungo 65mila km di territorio).
Intrecciare tecnologia e difesa del territorio conduce a valutazione dal valore intrinseco, ma dal sapore agrodolce in una data come quella del 9 ottobre, quando in Italia si ricordano le vittime dei disastri ambientali e industriali. Disastri legati a insuccessi tecnologici come quello che portò alla rovina della Val di Stava: il 9 ottobre del 1963 una quantità di rocce e detriti stimata in 280 milioni di metri cubi franarono all’interno della diga del Vajont – venduta all’epoca come un trionfo della tecnologia umana sulla natura –, riversando nella valle morte e distruzione.
Da una parte un’infrastruttura pesante e mal progettata, la diga del Vajont, dall’altra infrastrutture snelle e digitali, quelle portate oggi all’attenzione del pubblico dell’Internet festival, ma unite da un unico filo rosso. La tecnologia può rappresentare uno strumento a dir poco fondamentale per la tutela dell’ambiente oltre che del benessere umano, ma la responsabilità ultima non può andare allo strumento in sé: va in capo all’uomo, come sempre, e all’utilizzo che ne fa.
L. A.