Life Rewat, un progetto di calibro europeo per difendere le acque del Cornia

[24 Marzo 2016]

Il basso corso del fiume Cornia è ormai da tempo caratterizzato da una condizione di forte disequilibrio quantitativo, causato da un utilizzo intensivo della risorsa idrica soprattutto da parte dei comparti irriguo e civile, tanto che lo sfruttamento della risorsa ha causato nel tempo anche variazioni piezometriche con un progressivo abbassamento della falda che in 85 anni circa ha raggiunto i 26 metri, determinando fenomeni preoccupanti di subsidenza e un avanzamento del cuneo salino. In tempi più recenti, decisamente rilevante risulta essere anche il quantitativo di acqua che attraverso una condotta sottomarina viene convogliata all’Isola d’Elb,  pari a 3-3,8 milioni di metri cubi sui 12 milioni di metri cubi totali complessivamente emunti dai pozzi della Val di Cornia.

Una situazione che non può più prescindere da interventi correttivi. Per questo il Consorzio di Bonifica 5 Toscana Costa, insieme ai partner Regione Toscana, Asa e Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa hanno presentato “Life Rewat”: un progetto che gode di solide basi scientifiche e di finanziamenti da parte dell’Unione europea, che ha come obiettivo quello di realizzare 5 interventi dimostrativi che possano poi essere replicati per andare a risolvere le criticità presenti su questa porzione di territorio. Soprattutto, il progetto Rewat – come hanno sottolineato i relatori presenti al convegno, davanti a una platea di oltre 150 partecipanti – rappresenta l’occasione per intraprendere un percorso di analisi e di risoluzione dei problemi attraverso l’innovazione e la ricerca.

A concludere i lavori è stata Silvia Velo, sottosegretario al ministero dell’Ambiente, che ha ringraziato Consorzio di Bonifica e partner per aver intrapreso questo ambizioso percorso, riconoscendo inoltre ai sindaci della Val di Cornia il merito di aver compreso l’importanza del progetto e di averlo sostenuto non soltanto economicamente. «Un’attenzione all’ambiente, al territorio e alla risorsa idrica – ha dichiarato Velo – che la Val di Cornia ha sempre dimostrato e che oggi finalmente vede una realizzazione concreta con i progetto Rewat si pone obiettivi di gestione sostenibile delle acque, del risparmio idrico e della ricarica della falda».