L’Internet of Things in campo contro le alluvioni, grazie alla ricerca italiana
«Con l’aiuto dell’IoT è possibile gestire i fenomeni alluvionali contribuendo, nel contempo, a risolvere il problema della scarsità idrica per l’agricoltura»
[28 Febbraio 2018]
I cambiamenti climatici sono una realtà già molto concreta per il nostro Paese, che – sappiamo già – si troverà ad affrontare nei prossimi anni un incremento dei fenomeni meteorologici estremi, alluvioni comprese. E durante gli eventi piovosi intensi, gli allagamenti prodotti dalla saturazione della rete di drenaggio ed il sovraccarico degli impianti di depurazione rappresentano un ulteriore, potenziale rischio per la vita umana, le risorse economiche e l’ambiente. Come affrontarlo?
Secondo una ricerca tutta italiana pubblicata sulla rivista Journal of Network and Computer Applications (Jnca) le applicazioni dell’Internet of Things (IoT) possono essere d’aiuto per prevedere, gestire ed arginare questo genere di fenomeni
«Nell’articolo – spiega Andrea Vinci, ricercatore dell’Icar-Cnr e tra gli autori dello studio – proponiamo di dotare le condotte delle reti di drenaggio di sensori e paratoie elettromeccaniche intelligenti, coordinate da un algoritmo di consenso decentralizzato e controllate localmente attraverso un regolatore che consente di definire il grado di apertura della paratoia in modo da regolarne il deflusso e la portata dell’acqua nella condotta. Per mitigare tali fenomeni, i sistemi distribuiti di controllo in tempo reale rappresentano una soluzione valida e conveniente. Il metodo mira a ottimizzare la capacità di invaso della rete di drenaggio urbano, in modo da utilizzare le porzioni più scariche per accumulare gli eccessi ed evitare allagamenti e sovraccarico degli impianti di depurazione a valle della rete. L’approccio decentrato permette al sistema di superare guasti ed ostruzioni in punti specifici delle condotte».
L’introduzione di sensori intelligenti nelle tubature – sottolineano dal Cnr – permette di rilevare costantemente dati su qualità, quantità e pressione dell’acqua lungo le reti di scolo. Per validare lo studio, sono state eseguite simulazioni sul sistema di drenaggio della città di Cosenza, considerando i fenomeni piovosi più intensi e dannosi degli ultimi anni. Gli esperimenti sono stati condotti utilizzando una versione personalizzata del software di simulazione Swmm (Storm Water Management Model) e mostrano, a fronte anche di eventi piovosi estremi, una riduzione significativa degli allagamenti e degli sversamenti di acque non depurate. «Con l’aiuto dell’IoT è possibile gestire i fenomeni alluvionali contribuendo, nel contempo, a risolvere il problema della scarsità idrica per l’agricoltura», conclude la ricercatrice Patrizia Piro.