Toscana, 7,8 milioni di euro per la manutenzione straordinaria dei corsi d’acqua
Convenzioni tra Regione e Consorzi per interventi, tempi e costi delle operazioni
[5 Maggio 2016]
Per una sicurezza idraulica più completa e più omogenea in tutta la Toscana, la Regione ha annunciato interventi di manutenzione straordinaria sui corsi d’acqua in terza categoria e dice che «Serviranno a ripristinare o consolidare quelle opere e quelle realtà che nel corso degli ultimi anni hanno mostrato maggiori criticità».
Infatti, per il 2016 la Regione per l’anno destina 7 milioni e 810.000 euro per opere ritenute prioritarie e urgenti e sottolinea che si tratta di «risorse che si aggiungono a quelle già stanziate per gli interventi di manutenzione ordinaria che partiranno fra pochi giorni. La cifra dei 7 milioni e 810mila euro rappresenta il 70 per cento del costo complessivo delle opere che ammontano in totale a 11 milioni, per le quali i Consorzi di Bonifica compartecipano per il restante 30 per cento della spesa.
Per le attività da svolgere ci sono apposite convenzioni tra Regione e Consorzi in cui sono elencati gli interventi i tempi e i costi delle operazioni: «In particolare, nel Consorzio Toscana Nord si faranno interventi per 895mila euro di cui 627mila di risorse regionali; nel Consorzio Medio Valdarno si faranno interventi per 6 milioni di cui 4 milioni e 200mila euro di risorse regionali; nel Consorzio Basso Valdarno si faranno opere per 895mila euro di cui 626mila euro di risorse regionali; nell’Alto Valdarno si faranno lavori per 1 milione e 548mila euro di cui 1 milione e 84mila euro di risorse regionali e nel Consorzio Toscana Sud si faranno opere per 1 milione e 840mila euro di cui 1 milione e 289mila euro a carico della Regione».
L’assessore regionale all’ambiente e alla difesa del suolo, Federica Fratoni, conclude evidenziando che «Il sistema toscano della bonifica non si limita all’attività ordinaria sui corsi d’acqua ma si consolida anche nell’intervenire in quelle situazioni più critiche per migliorare sempre e comunque il buon regime delle acque in un’attività di manutenzione coordinata, completa e duratura necessaria a garantire una maggiore sicurezza di tutto il nostro territorio».