L’Unione europea aderisce alla Cites, più facile contrastare il traffico di specie selvatiche

[8 Luglio 2015]

Oggi l’Unione europea è diventata la 181esima parte della Convention on the International Trade in Endangered Species (Cites), una Convenzione  che riguarda oltre 35.000 d specie di fauna e flora per garantire la legalità e la sostenibilità del commercio di queste specie.

In Africa nel 2014 sono stati uccisi più di 20.000 elefanti e più di 1.200 rinoceronti e le popolazioni di questi pachidermi, dopo essersi riprese negli anni passati, sono nuovamente in declino. Specie come la tigre, le grandi scimmie, gli squali, le tartarughe marine, il pangolino, i coralli e il legname tropicale sono venduti illegalmente per soddisfare una domanda mondale crescente.

Oltre alle specie esotiche, la Cites protegge anche molte specie europee come la lince, l’orso, il lupo e l’anguilla.

Dopo una consultazione pubblica avviata nel 2014, gli uffici della Commissione europea hanno avviato i lavori preparatori per elaborare il Piano di azione dell’Ue contro il traffico di specie selvatiche. Per questo l’adesione dell’Ue alla Cites  rappresenta una tappa importante.

Il traffico illegale di animali e piante protetti ha raggiunto livelli senza precedenti, diventando una fonte importante di finanziamento della criminalità internazionale organizzata e di gruppi combattenti o terroristici, si tratta della quarta attività illegale al mondo dopo il traffico di droga, la vendita di armi e la tratta di esseri umani. L’adesione alla Cites dal all’Ue un peso maggiore sulla scena internazionale  dove una delle priorità è diventata quella di rafforzare la cItes e la lotta contro il traffico di specie selvatiche.

Annunciando l’adesione alla Cites, il commissario europeo all’ambiente, affari marittimi e pesca, il maltese Karmenu Vella, ha sottolineato che «Il traffico di droghe, il traffico di armi, la tratta di esseri umani e il traffico di specie selvatiche si basano sulle stesse filiere clandestine. L’adesione alla Convenzione CItes è un grande passo in avanti nell’elaborazione del nostro piano di azione mirante ad intensificare la lotta contro il traffico di specie selvatiche. La Cites è per la Comunità internazionale il miglio modo per lottare contro la criminalità legata alle specie selvatiche e il commercio illegale e non sostenibile di queste specie. Ci permette di mettere a profitto l’esperienza acquisita nello smantellamento di altre filiere clandestine».