Il comitato scrive a Comune e partiti
Come sono stati usati i contributi delle cave di Campiglia?
[5 Settembre 2014]
In una lettera inviata al sindaco di Campiglia Marittima e ai capigruppo di Campiglia Democratica Movimento Cinque Stelle, Lista civica Comune dei Cittadini e Centro Destra – Forza Italia Alberto Primi, del Comitato per Campiglia scrive che «in sede di studio delle vicende della cava di Monte Calvi il Comitato non è riuscito a trovare sul sito del Comune i dati necessari a ricostruire esattamente le quantificazione e destinazioni dei contributi. Da documenti a suo tempo consultati, risulta che con l’autorizzazione del 2002 si procedette ad una ricognizione delle anticipazioni già versate e sulla modalità dei futuri contributi».
A quelli del Comitato risulta che «dal 1994 al 2001, a titolo di anticipo del contributo regionale dovuto ai sensi di legge, la Società aveva versato L.3.830.000.000 (€1.978.030,00) e che con l’autorizzazione del 2002 avrebbe dovuto versare L. 200.000.000 (€ 103.000,00). Inoltre fu concordato un versamento annuale di € 150.000,00 dal 2002 al 2009 a copertura di tutti i contributi dovuti fino al 2018 (in totale € 1.240.000,00) calcolati sulla quantità di materiale estraibile secondo il nuovo Piano di coltivazione che portava a quasi un raddoppio del materiale (da mc.4.865.000 a mc. 8.507.000)».
Visto che «la legge Regionale 78 del 1998 stabilisce che i contributi devono essere versati annualmente in base a rendicontazione annuale preventiva», Primi chiede: «In base a quale norma si è potuto ammettere un sistema di contribuzione non previsto dalla legge; In base a quali valori unitari si è stabilito il contributo versato, che assomma a in globale €3.321.030,00 e che copre fino a tutto il 2018, quando dal 2000 il contributo è stato fissato dalla Regione in €/mc 0,46 e dal 2012 portato a €/mc.0,49 e che quindi comporterebbe contributi maggiori di quanti calcolati e versati; Se la parte di contributi da versare, ai sensi di legge, alla ASL e dal 2012 alla Regione vengono versati annualmente come previsto dalla legge e quindi continuano a fare carico al bilancio del Comune».
Rilievi pesanti che solleveranno certamente discussioni dentro e fuori l’aula del Consiglio Comunale, ma, in attesa di una risposta da parte dell’Amministrazione Comunale, il Comitato ricorda che «In un momento in cui i tagli governativi portano i Comuni a tassazioni sempre più alte per i cittadini e in cui si vedono le montagne di Campiglia scomparire velocemente e senza alcuna rinaturalizzazione significativa, è indispensabile che l’Amministrazione faccia chiarezza su come si è determinata la situazione contabile attuale».
Inoltre il Comitato vorrebbe conoscere nel dettaglio «come sono stati utilizzati i contributi riscossi anticipatamente e forfettariamente dalla Soc. Cave di Campiglia e in particolare se sono state rispettate le disposizioni della legge regionale 78/98 art.15».
Per quanto riguarda la cava di Monte Valerio, di proprietà della Sales, il Comitato per Campiglia chiede: «Quale percentuale dei contributi dovuti dalla società è stata destinata alla esecuzione diretta di opere di urbanizzazione: quali criteri o prezziari vengono utilizzati per contabilizzare dette opere».