Lo sviluppo sostenibile nel Comune stretto tra le sindromi Nimby e Nimto
Fotovoltaico, Piombino dice no all’energia del sole: bloccati due progetti su due
Ferrari e Bezzini: «Ben vengano le fonti energetiche alternative, ma non possiamo permettere che ettari di pannelli solari sottraggano terreni all’agricoltura»
[10 Settembre 2020]
Nell’anno in cui Covid-19 ha messo dolorosamente a nudo quanto possa essere fragile un’economia basata sul turismo, e con il Consiglio Ue che non a caso ha vincolato il 30% dei fondi per la ripresa a investimenti contro la crisi climatica, il Comune di Piombino marcia in direzione ostinatamente contraria allo sviluppo sostenibile: «Fotovoltaico, fermato anche il secondo progetto», esulta oggi l’amministrazione comunale.
«La risposta del Comune a progetti che minano la rinascita del territorio sarà sempre no – dichiarano il sindaco Francesco Ferrari e Carla Bezzini, assessore all’Ambiente – La vocazione turistica di Piombino e della Val di Cornia è innegabile: il nostro compito è quello di impedire ogni progetto che possa metterne a rischio il rilancio».
La Regione Toscana ha infatti ufficialmente accolto le ragioni del Comune di Piombino e non ha ritenuto di accogliere la richiesta di assoggettabilità a Via presentata da SPV Energy 1. La Regione ha ritenuto di decretare in questo senso in conseguenza del parere decisamente negativo espresso dal Comune di Piombino: adesso, se l’azienda vorrà realizzare il progetto, dovrà chiedere di avviare un procedimento finalizzato al rilascio dell’autorizzazione unica regionale. Di fatto, si tratta di un nuovo procedimento di diversa natura per cui dovrà essere richiesto un nuovo parere al Comune. Che con tutta probabilità sarà di nuovo negativo.
Intanto un secco no al progetto SPV Energy 1, 9.805 kWp di fotovoltaico su 11,5 ettari di area marginale (subito a nord di quella industrializzata di Montegemoli) a destinazione prevalentemente agricola. Lo stesso destino è toccato pochi giorni fa al progetto da 33,830 MWp di pannelli su 674,11 ettari presentato da Solar Energy Sette.
«Ben vengano le fonti energetiche alternative ma non possiamo permettere che ettari di pannelli solari sottraggano terreni all’agricoltura», aggiungono Ferrari e Bezzini. Ma le due cose potenzialmente non si escludono affatto a vicenda, come illustrano le osservazioni avanzate da Legambiente Val di Cornia al progetto della Solar Energy Sette. Per l’associazione ambientalista «la possibilità di installazione di pannelli fotovoltaici su grandi superfici è vincolata a nostro avviso al fatto che essa si integri pienamente nella mission agricola», mentre la strada seguita dal Comune di Piombino è più semplice: quella della sindrome Nimby (non nel mio giardino) e soprattutto Nimto (non nel mio mandato elettorale). Ben vengano le rinnovabili dunque, ma non ora, non qui.