Piombino, dal ministero dell’Ambiente ecco le risposte agli esposti del Comitato su Rimateria
L’impianto di Ischia di Crociano «non rientra in nessuna delle procedure di infrazione» di competenza ministeriale. Nessun elemento ostativo a fare una discarica controllata dove ce n’è una abusiva
[11 Gennaio 2019]
Il ministero dell’Ambiente ha risposto ai tre esposti presentati nel corso del 2018 (9 luglio, 31 luglio, 18 ottobre) dal Comitato salute pubblica Piombino in merito all’attività di Rimateria nella gestione della discarica di Ischia di Crociano: il documento – sul quale attualmente il Comitato non si è espresso – è stato inviato via Pec il 10 dicembre 2018 ma reso noto soltanto ieri.
A seguito di un’attività istruttoria specificamente rivolta ad approfondire le questioni poste dal Comitato, la Direzione generale per i rifiuti e l’inquinamento del ministero dell’Ambiente precisa che «il sito in oggetto non rientra in nessuna delle procedure di infrazione di propria competenza, ed è esterna anche alla perimetrazione Sin», ovvero del Sito d’interesse nazionale per la bonifica. Anche la Direzione generale per la salvaguardia del territorio e delle acque conferma che «l’attuale discarica è esterna alla perimetrazione del Sin di Piombino, mentre l’area oggetto dell’ampliamento della stessa è situata all’interno»; inoltre la Direzione ha precisato che «dopo aver esaminato tutta la documentazione pervenuta, ha indetto una Conferenza dei servizi decisoria» che ha avuto «conclusione positiva».
In definitiva sono due le conclusioni a cui è giunto il ministero dell’Ambiente sulla vicenda Rimateria: «Non esiste una incompatibilità assoluta alla realizzazione dell’ampliamento della discarica in area Sin», precisando l’importanza dei lavori per la messa in sicurezza dell’area. Il ministero afferma infatti che «l’intervento di messa in sicurezza dell’area, così come approvato dalla Direzione, la cui esecuzione è rimessa al proponente sotto il controllo della Regione, è propedeutico e funzionale a qualsiasi attività di riutilizzo della stessa»; del resto «la fattibilità tecnica dell’ampliamento della discarica in questione dal realizzarsi a valle di un intervento di messa in sicurezza permanente, ancorché in area Sin, è oggetto dei procedimenti di Via-Aia di competenza della Regione Toscana». In definitiva, dunque, per il ministero dell’Ambiente non c’è nessun elemento ostativo a fare una discarica controllata dove ce n’è una abusiva.
Riportiamo di seguito integralmente il documento ministeriale.