A seminar la buona pianta

[21 Giugno 2013]

A seminar la buona pianta non è un festival bensì una passeggiata collettiva, che accade in molti luoghi, dove le persone sono protagoniste nel loro rapporto con le piante, simbolo di una natura che cresce attorno a noi e che nell’espressione di poeti e artisti diventa paesaggio, rappresentazione, mito.

Indagare questa diversa dimensione del significato è l’obiettivo di questo progetto: andare oltre la scienza e scoprire le piante attraverso la letteratura, la musica e l’arte per comprendere meglio l’intimo rapporto che lega natura e cultura.

Attraverso suoni, segni e parole aprirci ad una narrazione libera, per cogliere l’attimo in cui la natura diventa pensiero e le piante testimoni silenziose del nostro tentativo millenario di attribuire un senso a ciò che ci sta intorno.

Dopo la prima edizione in Vallarsa, Rovereto e Schio, quest’anno A seminar la buona pianta è al CaterRaduno e ad agosto ci divertiremo ancora nei boschi del Trentino.

Giovanna Zucconi e Massimo Mercati

Giovanna Zucconi, curatrice di A seminar la buona pianta, ha molto lavorato per i giornali, la radio e la televisione (Pickwick, Sumo, Che tempo che fa). Adesso fa le stesse cose, ma nei teatri.

Massimo Mercati è il Direttore Generale di Aboca, azienda toscana che da oltre 30 anni coltiva e trasforma piante medicinali per la salute, e si è sempre occupato delle attività culturali quali parte integrante dell’attività d’impresa.

DOMENICA 23 GIUGNO

Senigallia, piazza Roma

ore 18.00

MALERBE E ALTRI MIGRANTI

Conduce:

Massimo Cirri Caterpillar Radio2

Intervengono:

Valentino Mercati presidente di Aboca

Carlo Petrini fondatore di Slow Food

Michele Serra giornalista (La Repubblica, L’Espresso)

Ahimè! è lui: sì, l’hanno incontrato poc’anzi, pazzo come il mare in tempesta: egli cantava a gran voce, incoronato d’acre fumaria e di erbacce di solco, di lappole, di cicuta, di ortiche, di billéri, di loglio e di tutte le inutili erbe che crescono in mezzo aL grano che ci sostenta.

Cordelia nel Re Lear, William Shakespeare

MALERBE E ALTRI RIMEDI

Verso la metà del Settecento il Senecio squalidus, un’erba dai fiorellini gialli originaria delle pendici dell’Etna, fu avvistata nel giardino botanico di Oxford. Poi arrivò alla stazione, prese il treno e nel giro di qualche decennio aveva conquistato la Gran Bretagna: trovando nelle rovine dei bombardamenti un habitat simile a quello vulcanico delle origini.

Le erbacce, le malerbe: sono alieni, reietti vegetali, grandi viaggiatori che viaggiano da clandestini, pionieri, umili e potentissimi, infestanti e salvatori del coltivare. Migranti.

Sono fuori posto: per questo accolte con indifferenza, persino con ostilità, e non solo da quello spazzino che stava antipatico al Marcovaldo di Italo Calvino «forse per via di quegli occhiali che scrutavano l’asfalto delle strade in cerca di ogni traccia naturale da cancellare a colpi di scopa»

La definizione di “malerba” è solo ed esclusivamente culturale. Altrettanto la capacità di ammirare e utilizzare “l’altro”. Lasciamo agli illustri partecipanti a questo incontro il compito di raccontare le cosiddette erbacce dal punto di vista botanico, e anche da quello metaforico.

DAL 23 AL 29 GIUGNO

Senigallia, in giro per la città

mattina ore 9.00 partenza da piazza Manni – Infocittà

pomeriggio ore 19.00 partenza da piazza Roma

ANDAR PER ERBACCE…. ERBORIZZAZIONI IN CITTÀ

Su prenotazione presso Infocittà di piazza Manni o telefonando al numero 071.7922725

La visita dura circa un’ora Le erbacce crescono ovunque, muri, marciapiedi, spartitraffico, si insinuano nelle più piccole crepe, covano sotto la superficie liscia del manto stradale sempre pronte ad emergere, sempre pronte a crescere approfittando della minima opportunità.

Da dove arrivano? Tracce del nostro passato, o estranei venuti da lontano? Chi sono le nostre compagne abusive, di cosa vivono e a cosa servono?

Passeggiate urbane alla scoperta delle erbacce di casa nostra, per ripensare l’ovvio e vedere il non visto, attraverso la contraddizione della primula sul marciapiede o i muri fioriti d’una civiltà in decadenza.

Le erbacce mettono in discussione la città ed il nostro rapporto con essa, farcele amiche è il nostro obiettivo.

Le città per me non hanno nome: sono luoghi senza foglie che separano un pascolo dall’altro. … “I luoghi si sono mescolati, – disse il capraio, – e Cecilia è dappertutto; qui una volta doveva esserci il Prato della Salvia Bassa. Le mie capre riconoscono le erbe dello spartitraffico”.

Italo Calvino, Le città invisibili

ANDAR PER ERBACCE… ERBORIZZAZIONI IN CITTÀ

La scelta di organizzare delle erborizzazioni in ambiente urbano alla scoperta delle piante medicinali “cittadine” vuole sensibilizzare l’occhio del visitatore alla presenza di forme vegetali, compagne di ogni giorno, non inutili ma anzi ricche di proprietà, molto spesso medicinali.

Quando si pensa alle piante “urbane” si giunge facilmente al concetto di piante infestanti che interferiscono con le attività dell’uomo. Poiché la popolazione umana è in continuo aumento e quindi

occupa sempre maggiori ambienti per fini produttivi o abitativi, entra in contatto e spesso in conflitto, con sempre più specie vegetali che vengono quindi inserite tra le specie “non desiderate”.

Ma nei territori urbani dove l’unica presenza vegetale accettata e riconoscibile a tutti è data dal verde urbano fatto di giardini e viali alberati, le “infestanti cittadine” hanno una funzione importante come tracce della nostra evoluzione storico-culturale e come elementi di “biodiversità visiva” del paesaggio.

Durante il percorso si potranno vedere specie come la gramigna (Agropyrum repens (L.) Beauv.), diuretico; l’iperico (Hypericum perforatum L.), antidepressivo naturale, il cui olio è anche dermoprotettivo, l’erba vetriola (Parietaria officinalis L.) che deve il suo nome proprio al fatto che ama vivere sui muri, impiegata un tempo come specie alimentare e come diuretico, emolliente e sudorifero.

Ed ancora il cappero, la celidonia, l’amaranto, e tante altre.

DAL 15 GIUGNO AL 20 AGOSTO

Senigallia, percorso botanico dai Giardini Catalani a via Carducci

PIANTE E PENSIERI DAI CINQUE CONTINENTI

Il percorso botanico ci porterà alla scoperta delle piante dei cinque continenti, accompagnate dalle citazioni di poeti e scrittori che, in tutti i tempi ed in ogni luogo, si sono occupati di descrivere le piante, da sempre nostre compagne di viaggio su questa terra.

Le piante d’Europa e d’Asia che dalla mitologia dei classici avevano allietato la poesia del Rinascimento e i canti popolari: il mirto di Venere, le arance d’oro del giardino delle Esperidi, pegno di salvezza alchemica, la domestica e onnipotente salvia, l’umile citronella.

E poi viaggiatori o scrittori nati o trapiantati nelle colonie descrivono il paesaggio vegetale che le abita, e che muta costantemente sotto la spinta dell’intervento umano e dell’economia globale:

Africa, America, Oceania, ovunque nei racconti le piante diventano simboli eterni del nostro passaggio sulla terra.

Un percorso tra natura e cultura, attraverso lo spazio e il tempo, per scoprire che anche una semplice passeggiata, con un po’ di fantasia, può aprirci spazi inesplorati.

Se certi fatti ci sembrano straordinari, ciò è frutto della nostra ignoranza della natura, non dell’essenza della natura.

 

Michel de Montaigne, I saggi

 

PIANTE E PENSIERI DAI CINQUE CONTINENTI

Le piante medicinali sono da sempre parte integrante della cultura di tutti i popoli del mondo e molte di esse oggi sono passate al vaglio della moderna ricerca scientifica e hanno avuto un pieno riconoscimento scientifico delle loro proprietà. Lungo il percorso botanico che si sviluppa per le vie di Senigallia, potremo vedere alcune delle specie più rappresentative di ciascun continente, raggruppate per area geografica nei diversi punti della città indicati dalla mappa. Le piante sono esposte in vasi corredati da cartellini che ne descrivono le caratteristiche botaniche e riportano alcune citazioni letterarie a testimonianza del loro valore simbolico e culturale.

Nel percorso potremo scoprire le piante dell’Europa, terra di tradizioni fitoterapiche strettamente legate alla grande biodiversità floristica del continente, in cui si contano oltre 11.000 specie vegetali differenti, che vanno dalla flora d’ambito più mediterraneo a quella propria della fascia climatica più fredda del Nord. E poi l’Africa, continente ricco di risorse medicinali naturali. Le cronache antiche parlavano già di alberi favolosi che producevano aromi e balsami profumatissimi. L’Africa è terra prodiga di piante utili, come dimostra l’antichissima e articolata farmacopea tradizionale, tra le più ricche del mondo. Si potranno poi vedere alcune specie spontanee dell’Asia, nota per secoli quale culla delle spezie, da dove millenni fa partivano fragili imbarcazioni che, sulla via del cinnamomo, trasportavano fino alle coste dell’Africa e dell’Arabia cannella, pepe, chiodi di garofano ed altri prodotti. Da qui lungo attrezzate via carovaniere raggiungevano il Mediterraneo, come raccontano viaggiatori e mercanti medievali: da Marco Polo, che segue la via delle piante medicinali e delle spezie da Venezia alla Cina, ai poeti che come Dante si indignano per lo sperpero di aromi preziosi, come il garofano che segnala il lusso immorale delle mense dei ricchi senesi.

Appena scoperta, l’America offrì agli Europei piante fino allora mai viste. Le popolazioni locali – in cui il ruolo dello shamano era fondamentale – conoscevano le proprietà terapeutiche di molte specie e alcune di esse si diffusero rapidamente e divennero subito patrimonio dell’Umanità: basterà citare la china, usata su larga scala per la cura della malaria, e il tabacco, inizialmente considerato pianta medicinale.

Il percorso si conclude con l’Australasia, che comprende sia l’Oceania vera e propria, sia la parte meridionale del Sud-Est asiatico. L’Australia, malgrado gli estesi deserti, è il paese degli alberi secolari, degli altissimi eucalipti, specie originarie di quest’area, importate per ragioni forestali in molti Paesi del mondo, Italia compresa. Molte altre specie medicinali sono state utilizzate dall’antica cultura aborigena che in alcune aree ancora sopravvive. Ne è un esempio l’albero del tè, nome che il capitano inglese James Cook dette, nel 1770, ad un arbusto sempreverde del posto, la Melaleuca alternifolia, quando, assieme ai suoi marinai, con le foglie della pianta imparò dalle popolazioni locali a preparare un tè rinfrescante.

 

DAL 22 AL 29 GIUGNO

Senigallia, piazza Manni dalle ore 18.00

 

ABOCA HEALTH DRINKS: BRINDA ALLA TUA SALUTE!

 

Dopo la prima esperienza fatta l’anno scorso a Vallarsa, abbiamo pensato che il CaterRaduno fosse il posto giusto, con la gente giusta, per proporre una nuova idea che esce dagli schemi del nostro lavoro di ogni giorno. L’idea è di proporre alcuni dei prodotti a base di piante medicinali di Aboca e Planta Medica in modo insolito, per dimostrare che si può consumare in modo diverso, scherzando un po’ e ricercando gusto, salute e piacere di stare insieme. Un divertimento, questo il senso delle nostre bevande salutari, tonificanti, depurative, energizzanti, 100% naturali, per adulti e bambini.

Ginger Up l’energizzante per adulti, uno shot di pura energia!

Vitality Mojito tonifica lo spirito e rinfresca la tua mente.

Depur Breeze l’aperitivo depurativo, meglio pensarci prima….

Strawberry Susteniumfragole, mirtilli, pappa reale… tono e gusto per grandi e piccini.

Il nostro staff sarà a tua disposizione per spiegarti le proprietà delle piante e consigliarti sulla bevanda più adatta a te, vieni a trovarci, ti aspettiamo in piazza Manni!

 

AD AGOSTO SI RITORNA IN MONTAGNA!

A SEMINAR LA BUONA PIANTA

NOI E LE PIANTE: PAROLE MUSICA ARTE

IN VALLARSA, A ROVERETO E A SCHIO

DAL 5 AL 10 AGOSTO 2013

 

www.labuonapianta.it

 

VALLARSA, ROVERETO E SCHIO DAL 5 AL 10 AGOSTO

DA LUNEDÌ 5 A GIOVEDÌ 8 AGOSTO

 

ORE 10-12 CORSO DI FITOTERAPIA con Fabrizio Zara e Andrea Lugli, Museo Etnografico, Vallarsa.

ORE 15-17 ESCURSIONE GUIDATA E RICONOSCIMENTO BOTANICO con Zara e Lugli, Vallarsa.

ORE 10-12 / 15-17 LABORATORIO DIDATTICO PER BAMBINI giochi ed escursioni per conoscere

fin da piccoli il magico mondo delle piante medicinali, Museo Etnografico, Vallarsa.

ORE 15-18 CORSO DI PITTURA BOTANICA con la pittrice botanica Carla Pucci da Filicaja, Palazzo

Alberti, Rovereto.

GIOVEDÌ 8 AGOSTO

ORE 18.30MACCHEARIACHEFÀ Palazzo Fogazzaro, Schio. Inaugurazione della mostra che riunisce circa 150 tavole di argomento ambientale di alcuni dei maggiori autori, disegnatori e … personaggi del fumetto e della satira (Altan, Bruno Bozzetto, Bucchi, Milo Manara, Pazienza, Staino, Diabolik, Dylan Dog, Martyn Mystère…). Silver, il creatore di Lupo Alberto, sarà presente all’inaugurazione.

La mostra rimane aperta fino al 22 settembre.

VENERDÌ 9 AGOSTO

ORE 10-12 PASSEGGIATA TRA LE PIANTE MEDICINALI in direzione Malga Boffetal, Vallarsa.

ORE 12 MUSICA CON ENERBIA, LETTURE DI STEFANO BENNI Malga Boffetal, Vallarsa.

ORE 17.30 IL MAGNIFICO GIARDINO DELL’ARTE visita guidata a piante dipinte, disegnate e incise nelle sale della mostra La magnifica ossessione, Mart, Rovereto.

ORE 18.30 NON TI SCORDAR DI ME Laura Arru, ricercatore fisiologia vegetale, Università di Reggio

Emilia parla dell’Intelligenza delle piante, Auditorium del Mart, Rovereto.

Ore 21.00 GIOVANNA ZUCCONI intervista STEFANO BENNI, Auditorium del Mart, Rovereto.

SABATO 10 AGOSTO

 

ORE 10-12 PASSEGGIATA TRA LE PIANTE MEDICINALI in direzione Parco della Pace del Monte Zugna,

Vallarsa. All’arrivo saranno disponibili stand eno-gastronomici.

ORE 12.00MUSICA DI CLAUDIO ROCCHETTI sul giardino dei Promessi Sposi, Monte Zugna, Vallarsa.

ORE 15.00 SEMINIAMO TUTTI INSIEME LA BUONA PIANTA!

ORE 17.30 IL MAGNIFICO GIARDINO DELL’ARTE visita guidata a piante dipinte, disegnate e incise

nelle sale della mostra La magnifica ossessione, Mart, Rovereto.

ORE 19.00 GIOVANNA ZUCCONI intervista SERENA DANDINI Auditorium del Mart, Rovereto.

ORE 21.00 DIEGO PARASSOLE da Zelig CHE BIO CE LA MANDI BUONA Spettacolo di teatro ecosostenibile.

Risate biodegradabili al 97%, Auditorium del Mart, Rovereto.

Tutti i giorni all’arrivo di ogni escursione è possibile mangiare con pranzo al sacco o in posti convenzionati.

Per informazioni e prenotazioni ai corsi o alle escursioni contattare:

APT Rovereto 0464.430363