Dai fondi del caffè riparte la nuova economia
[25 Novembre 2014]
A sei mesi da Expo 2015 nel Parco agricolo Sud di Milano un network di comuni, aziende, associazioni e imprese sociali sta sperimentando l’economia circolare con un progetto pilota che si basa sul recupero dei fondi e delle cialde del caffè. Il progetto “Caffè in campo” è ideato dall’associazione di innovazione ambientale Venti Sostenibili e sarà presentato Giovedì 27 novembre presso la Sala consigliare del Comune di Rosate (dalle ore re 11.30 alle 13). L’evento fa parte Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, che si terrà in tutta Europa dal 22 al 30 novembre 2014.
L’economia circolare è un’economia rigenerativa attraverso il design e il recupero di materiali, dove anche lo scarto è considerato risorsa e reimmesso nel ciclo produttivo. Secondo la Commissione europea passare da un’economia di tipo lineare come quella attuale a una di tipo circolare creerebbe 580.000 nuovi posti di lavoro. Un modello che ridurrebbe anche l’impatto ambientale e le emissioni di gas a effetto serra: le misure approvate in sede europea prevedono il riciclaggio del 70% dei rifiuti urbani e dell’80% dei rifiuti di imballaggio entro il 2030 e, a partire dal 2025, il divieto di collocare in discarica i rifiuti riciclabili.
“Caffè in campo” è il primo progetto che va in questa direzione coinvolgendo tutti gli attori: enti pubblici, gestori di esercizi commerciali, imprese agricole e sociali, associazioni non profit. Le iniziative sul territorio riguardano 12 comuni del Parco Sud di Milano: l’obiettivo è portare i fondi di caffè in campagna per concimare le terre produttive e, a partire da questo esempio, aiutare le comunità locali ad avvicinarsi alla Strategia Rifiuti Zero, ottimizzando la gestione dei rifiuti e diminuendo la quantità di indifferenziato.
“Caffè in campo” nasce da un’idea di Venti Sostenibili, associazione di promozione sociale che realizza progetti di innovazione ambientale, con il contributo di Fondazione Cariplo. Ha come capofila il consorzio Cantiere Aperto, in collaborazione con i comuni di Lacchiarella, Rosate, Vernate, Vermezzo e Zibido, la Scuola agraria del Parco di Monza e la Società ambiente del Sud-Ovest Milanese (S.A.S.O.M).