I nuovi paradigmi della transizione climatica
[24 Gennaio 2020]
Secondo le ultime rilevazioni del NOAA e della NASA, il 2019 è stato il secondo anno più caldo in assoluto, mentre il periodo 2015-2019 è stato il quinquennio più torrido di sempre. I cambiamenti climatici dovuti all’azione umana sono una realtà, e le vicende più recenti – in primis gli incendi che hanno sconvolto l’Australia nel mese di gennaio – sono la prova che se non abbandoniamo l’uso delle fonti fossili e non acceleriamo la decarbonizzazione, sarà molto difficile contenere l’aumento delle temperature “al di sotto dei 1,5-2 gradi centigradi” previsto dall’Accordo di Parigi.
Il dibattito sull’emergenza climatica, grazie anche all’attivismo dei movimenti per la giustizia climatica come Fridays for Future, è divenuto mainstream. A metà gennaio la Commissione europea ha presentato il nuovo Green deal che prevede un ambizioso piano di investimenti verdi per riconvertire l’economia: l’Unione ha dichiarato di puntare alla neutralità climatica entro il 2050. Il successivo voto di approvazione del Parlamento europeo, si è poi espresso per aumentare il target di taglio delle emissioni climalteranti al 2030 dal 40% previsto al 55%: un obiettivo molto più ambizioso rispetto a quello attuale.
Nonostante l’attivismo di governi e Istituzioni, diversi studi hanno stimato che nello scorso anno le emissioni a livello globale sono aumentate: secondo l’Organizzazione metereologica mondiale (OMM) le concentrazioni medie globali di anidride carbonica hanno raggiunto 407,8 parti per milione nel 2018, rispetto a 405,5 parti per milione (ppm) nel 2017. Intanto il Governo italiano ha pubblicato la versione finale del Piano Nazionale Energia e Clima, che fissa gli obiettivi nazionali al 2030 sull’efficienza energetica, sulle fonti rinnovabili e sulla riduzione delle emissioni di CO2. Ma il Piano è in linea con i target previsti?
Giovedì 13 febbraio 2020 Kyoto Club, in collaborazione con il progetto Horizon 2020 EUCalc, organizza a Roma un convegno per celebrare l’Anniversario dell’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto. L’iniziativa sarà anche un’occasione per capire a che punto è il nostro Paese con le politiche sul clima e per riflettere su quali debbano essere le priorità ambientali per l’Italia e l’Europa, su come accelerare il processo di decarbonizzazione e sulle opportunità di una transizione sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico.
L’evento si terrà a partire dalle ore 9,30 presso Spazio Europa (via IV novembre, 149).
Per partecipare si prega gentilmente di mandare una mail entro e non oltre, lunedì 10 febbraio 2020 a Enrico Marcon: e.marcon@kyotoclub.org.