CERMEC SPA: AVVIATO IN REGIONE TOSCANA IL PROCEDIMENTO DI VERIFICA DELL’ASSOGGETTABILITÀ A VIA DEL NUOVO PROGETTO DI REVAMPING. LA DOCUMENTAZIONE PUBBLICATA SUI SITO, 30 GIORNI PER PRESENTARE OSSERVAZIONI
[4 Agosto 2022]
È stato pubblicato ieri, 3 agosto, sul sito della Regione Toscana, l’avviso al pubblico e la scheda del procedimento di avvio del procedimento di verifica dell’assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale (VIA) del nuovo impianto.
Copia della documentazione è a disposizione del pubblico per la consultazione, sul sito web della Regione Toscana all’indirizzo: www.regione.toscana.it/via oppure, negli orari di apertura degli Uffici, presso il Settore VIA-VAS in Piazza dell’Unità Italiana 1, a Firenze. Dal sito è possibile scaricare tutta la documentazione depositata: relazioni generali e specifiche, planimetrie, studi sugli impatti.
L’avviso specifica anche che gli interessati potranno presentare osservazioni entro 30 giorni dalla data di pubblicazione e quindi fino al 2 settembre prossimo. Se non ci saranno richieste di integrazione della documentazione, il procedimento di verifica dovrà concludersi entro 75 giorni, quindi a metà ottobre.
«L’inter del nuovo impianto, necessario per l’ambiente e per il territorio, – sottolinea Alessio Ciacci – a questo punto ha avviato formalmente la verifica di assoggettabilità della Valutazione di Impatto Ambientale: a questo punto riteniamo che l’iter possa concludersi con una dichiarazione a noi favorevole, nel senso di non ritenere necessario un procedimento più complesso. Siamo infatti ad oggi convinti che il nuovo progetto non solo non “aggravi” l’impatto ambientale dell’impianto ma anzi, lo riduca sensibilmente». Se quindi la Regione e gli enti coinvolti (Arpat, Asl, enti locali, Genio, VVF eccetera) concluderanno per la non assoggettabilità, Cermec potrà presentare la più semplice e veloce istanza di revisione dell’AIA vigente.
Il progetto, ricordiamo, consiste in un profondo revamping dell’attuale impianto di TMB e di compostaggio, con l’introduzione di una sezione di digestione anaerobica (in assenza, cioè di ossigeno) all’interno della quale si capterà il biogas prodotto in questa fase che, con opportuni processi di upgrading sarà trasformato in biometano da immettere direttamente nella rete di distribuzione nazionale. La stima è che l’impianto possa produrre a regime 4,7 milioni di Nmc/anno di questo combustibile uguale in tutto e per tutto a quello fossile ma derivante invece da processi di economia circolare.
A valle della digestione anaerobica, il materiale sarà trasferito alla sezione di compostaggio, prima all’interno di biocelle e poi a parco per la maturazione finale: l’impianto sarà così in grado di produrre annualmente circa 25.600 tonnellate di ammendante compostato misto (organico domestico e verde), compost di qualità. Ad analogo processo saranno sottoposti anche i fanghi da depurazione civile, conferiti dal gestore del servizio idrico, che saranno trasformati in ACF (ammendante compostato da fanghi).
Va evidenziato come il revamping impiantistico prevede che tutte le attività avvengano in ambienti chiusi, in nuovi edifici tamponati e con aspirazione e trattamento delle arie, per evitare l’emissione di maleodoranze: sarà ampliata la superficie dei biofiltri ma è la stessa tecnologia anaerobica, in assenza di ossigeno e in macchinari “a tenuta” (proprio perché funzionali a captare il biogas), e la successiva fase in biocelle (anch’esse strutture chiuse) a garantire che Cermec potrà risolvere il proprio attuale impatto ambientale principale che è quello dei cattivi odori.
Per quanto riguarda il rifiuto secco residuo (indifferenziato), le lavorazioni di questa frazione cesseranno ma l’impianto di via Dorsale resterà quale “stazione di trasferenza”: i mezzi di raccolta dal territorio continueranno quindi a “scaricare” al Cermec e da qui i RUR saranno trasferiti con mezzi più grandi verso gli impianti individuati da ATO e dal gestore RetiAmbiente per il trattamento meccanico-biologico. Prevista anche una trasferenza per i rifiuti derivanti dallo spazzamento stradale.
Allo stato attuale il quadro economico del progetto è pari per le forniture e i lavori a 36.736.060,97 euro che, una volta che il progetto avrà ottenuto le necessarie autorizzazioni (PAUR o AIA, a seconda dell’esito della procedura di verifica), rappresenterà la base di gara per il successivo appalto integrato per la progettazione esecutiva e la realizzazione dell’opera, con l’obiettivo di avviare i lavori entro il 2023.