Nota di precisazione su “allarmi” IV
[3 Novembre 2022]
Cermec, in riferimento ad alcuni articoli apparsi sulla stampa e su quotidiani on line, in cui si lanciano allarmi ipotizzando addirittura superamento dei limiti quantitativi di rifiuti trattabili, tiene a precisare quanto segue.
- La capacità impiantistica di Cermec per l’intercettazione di rifiuti urbani indifferenziati è indicata dall’Autorizzazione Integrata Ambientale in 95.000 tonnellate/anno. I conferimenti accettati da Cermec sono ben al di sotto dei limiti normativi. I dati al 31 ottobre ci dicono che sono state trattate 48.400 tonnellate di RUR, delle quali 24.300 dal territorio (di Carrara e di Massa), 660 da altri comuni dell’ATO Costa, 6.300 tonnellate da Ato Centro e 17.000 da ATO Sud.
Negli anni scorsi ci sono stati conferiti consistenti flussi di rifiuti dalla Liguria o dal Lazio che al momento non sono proseguiti vista l’avvenuta scadenza degli accordi tra la Regione Toscana e le altre regioni.
Con l’aumento delle raccolte differenziate sul territorio stanno diminuendo chiaramente i conferimenti di indifferenziato; grazie agli ulteriori flussi da altri territori della Regione l’azienda riesce a garantire la continuità a tutti i lavoratori nel periodo di transizione, fino alla messa in esercizio del nuovo impianto, in fase di autorizzazione in Regione Toscana.
- Cermec è sottoposto al controllo periodico di ARPAT (fino al 2021 ogni sei mesi, con la nuova AIA una volta all’anno), oltre ai numerosi autocontrolli che l’Azienda ha l’obbligo di comunicare alla stessa ARPAT. A questo si aggiungano ulteriori visite ispettive di iniziativa come per tutti gli impianti di trattamento rifiuti urbani o speciali. Cermec adotta tutti gli accorgimenti per la massima tutela dell’ambiente e dei lavoratori. Ci impegniamo tutti ogni giorno per garantire al territorio un servizio fondamentale. Nel 2021 l’azienda ha chiuso, assieme al bilancio, una intera annualità senza alcun infortunio sul lavoro.
- Sul tema delle emissioni odorigene, l’azienda, assieme a tutti gli enti coinvolti, è impegnata per un continuo abbattimento, in attesa dell’entrata in esercizio del nuovo impianto che sarà, anche da questo punto di vista, sicuramente molto meno impattante. Preme evidenziare però che detti odori non sono certamente dovuti a sostanze che possano risultare tossiche o nocive ma solo organiche. In questi ultimi mesi Cermec ha sviluppato progetti volti ai miglioramenti impiantistici e strutturali, alcuni dei quali già a gara (ad esempio per un nuovo impianto di aspirazione delle arie dall’edificio che ospita le fosse di conferimento e la sezione di tritovagliatura) e sono state avviate opere di straordinaria manutenzione sul biofiltro.
- Ugualmente, per quanto concerne l’ultimazione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica dei suoli e per l’installazione dell’impianto di trattamento delle acque di falda, è stata ultimata la progettazione definitiva e anche questo progetto potrà essere messo presto a gara.
- Da ultimo ci preme ricordare come Cermec abbia, in tutti questi anni, garantito al territorio che non si verificasse mai alcuna situazioni di “emergenza”, avvenuta purtroppo in molte altre città. Ad oggi la dotazione impiantistica è sicuramente ormai obsoleta ma stiamo lavorando, assieme ai Comuni, Ato e RetiAmbiente per fare il prima possibile la trasformazione industriale che abbiamo progettato e su cui si potranno costruire presto nuovi posti di lavoro, biometano ed un vero modello di economia circolare.