“Second life – Tutto torna”, sostenibilità ed arte a Peccioli, luogo simbolo per l’ambiente e l’arte contemporanea
[15 Giugno 2023]
Esempio di “seconda vita” il Palazzo Senza Tempo di Peccioli ospita l’ultima tappa toscana della mostra “Second life: tutto torna”, nata dal primo concorso artistico a livello nazionale incentrato sul tema “arte e sostenibilità” promosso da Alia Servizi Ambientali SpA, che vede la Toscana come palcoscenico della creatività dei giovani artisti e degli studenti di tutte le Accademie e Scuole d’arte italiane.
Non è un luogo casuale, quello scelto per concludere il tour toscano delle 30 opere selezionate tra le oltre 100 arrivate in risposta al contest; il Palazzo Senza Tempo, infatti, è un simbolo per l’ambiente e l’arte contemporanea. Le prime notizie del palazzo, infatti, risalgono a metà del 1400 e nel corso del tempo, con il succedersi delle proprietà, ha avuto destinazioni ed utilizzi diversi. Il palazzo di via Carraia è stato recuperato dal degrado e tornato alla sua comunità come centro espositivo, dopo un’opera di ristrutturazione e riqualificazione promossa dal Comune di Peccioli e dalla Belvedere S.p.A.
L’esposizione “Second life: tutto torna” presso il Palazzo Senza Tempo, in via della Carraia 9/11, è aperta al pubblico dal 16 giugno fino al 30 luglio prossimo, dopo l’opening alla presenza del Sindaco di Peccioli, Renzo Macelloni, del Presidente della Belvedere SPA, Silvano Crecchi, del prof. Marco Meneguzzo docente di storia dell’Arte all’Accademia di Brera e curatore della mostra e del Presidente di Alia Servizi Ambientali SpA, Nicola Ciolini.
Al concorso, di cui è già stato lanciato il bando per la 3° edizione, hanno partecipato giovani artiste e artisti da tutta Italia, che si sono interrogati sul concetto di sostenibilità, dalla salvaguardia dell’ambiente e del decoro urbano, all’impegno nel dare una seconda vita alla materia in linea con le regole dell’economia circolare: riduzione, riutilizzo, riciclo e recupero.
Le opere – realizzate utilizzando diversi materiali, quali foglie, pietre, ferro, acciaio, tessuto, plastica, oli, candele, pellicole, cenere e tecniche varie – evidenziano un interesse al tema della sostenibilità e la necessità di essere parte attiva di un processo di consapevolezza dell’emergenza ambientale e di reale cambiamento.
Tra le 30 opere finaliste, selezionate da una prima giuria di giovani curatori ed ora in mostra, sono state successivamente valutate da una giuria composta da affermati critici, storici dell’arte e direttori delle principali istituzioni toscane, le tre opere vincitrici e le menzioni speciali.
Prima classificata Caterina Dondi, artista ventiquattrenne della provincia di Varese, con l’opera “Ordinare Senza Spostare”, fotografie dove l’artista ha immaginato di assecondare l’ambiente (e non di riqualificarlo) nel suo naturale processo di rovina, ribaltando – come si legge nella motivazione della giuria – il punto di vista usuale sul tema, cercando di rendere “accettabile” e addirittura “bello” il degrado in atto, innescando così un processo di maieutica consapevolezza sul nostro habitat”.
La seconda opera classificata, “Espositore di Luoghi”, arriva da Messina ed è stata realizzata dal ventiseienne Giuseppe Raffaele con tecnica mista (ferro-carta-terra). Nell’opera l’artista capovolge il concetto di cartolina al fine di far conoscere realtà dimenticate; si passa dal primato della vista – le cartoline solitamente mostrano un paesaggio naturale o urbano – a quello della mente, che invita a cogliere la vera essenza dei luoghi”.
“Curae” dell’artista milanese Giulia Pirri (classe 1994), si è classificata al terzo posto per “la “gentilezza” intima di un gesto che invita alla “cura” e all’attenzione nei confronti delle cose altrimenti considerate insignificanti, come una foglia caduta. Ricucire le ferite della natura appare un gesto scientemente utopico, ma al contempo necessario per la convivenza sul pianeta” come recita la motivazione della giuria e ribadisce l’artista.
Le tre menzioni speciali sono state assegnate a: Elisa Pietracito, artista ventiseienne della provincia di Firenze, per “Sotto lo stesso cielo” realizzata con filo di rame di scarto cucito a mano su tessuto di riciclo; Edoardo Sessa, ventisettenne di Varese, con la performance “Homologation” ed il giovanissimo artista cinese (classe 2002) Siyang Jiang con l’opera “If you want to live” realizzata con vetro, alluminio, legno, pianta, terra, candele.
Il main partner Fondazione Maire Tecnimont ha selezionato per la menzione speciale l’opera di Federico Ferroni “Decay”, realizzata su lastre di ferro che “con una solidità materica d’impatto ben rappresenta la visione globale, l’urgenza di un intervento per la sostenibilità e la valorizzazione dei materiali di recupero, così vicini all’agire della Fondazione Maire Tecnimont” recita la motivazione.
Gli altri artisti selezionati, presenti in mostra, sono: Marco Agostini, Lisa Buffagni, Marta Caproni, Floriano Akele Castellanato, Marta Cecchetti, Francesca Colturani, Clarissa Falco, Ilaria Feoli, Federico Ferroni, Liliana Frusi, gruppo Hardchiteptur, Carmine Lo Regio, Celina Moscuzza, Francesca Panella, Valeria Robbe, Natalie Roman Pascale, Marco Rubbera, Lorenzo Scarpellini, Virginia Stevenin, Su Fei, Arianna Tabaro, Xiyu Guo, Zhao Zhenzhi.
«I rapporti industriali, ma anche di stima e amicizia, che legano Peccioli ad Alia durano da almeno tre decenni – ha commentato il Sindaco di Peccioli, Renzo Macelloni –. Questi hanno permesso di allargare la collaborazione anche ad ambiti culturali e di sviluppo delle comunità. Temi al centro della politica di Peccioli e in grado di generare un altro immediato punto di contatto legato all’iniziativa Second Life. Siamo ben lieti, infatti, di ospitare la mostra al Palazzo Senza Tempo, un luogo simbolico anche per il senso profondo che lo lega al concetto di seconda vita. L’edificio, infatti, è stato oggetto da parte di Belvedere di un intervento di recupero e di ampliamento, completato nel 2021, che mette in collegamento il centro storico del nostro borgo con la campagna circostante. È un po’ come il paradigma del mondo dei rifiuti: i prodotti vecchi e di scarto possono essere innovati e coniugati con la bellezza che abbiamo davanti. E il Palazzo Senza Tempo stesso – ha concluso – è il simbolo di questa sua seconda vita e di una sostenibilità ambientale che è stata e sarà ancora a lungo il punto di riferimento della politica della nostra comunità».
«Come partner del progetto abbiamo accolto con soddisfazione la proposta di ospitare la mostra nei locali del Palazzo Senza Tempo, da subito accreditato quale prezioso contenitore di arte contemporanea e spazio per eventi di pregio ai quali, riteniamo, riesca a conferire valore aggiunto – ha dichiarato il Presidente di Belvedere SPA, Silvano Crecchi –. Abbiamo con Alia un importante sodalizio industriale per la realizzazione di impiantistica che guarda al rifiuto in termini dinamici e, dunque, come risorsa ulteriore e siamo lieti di estendere la collaborazione anche in chiave culturale con iniziative che, come Second Life, mettono al centro un tema di grande attualità quale la sostenibilità in piena epoca di transizione ecologica».
«Questa II edizione ha confermato che il tema della sostenibilità, e con esso il rispetto dell’ambiente, è fortemente introiettato nelle nuove generazioni; un tema con cui si confrontano costantemente. Le opere in mostra raccontano come la questione ambientale sia vissuta in modo individuale piuttosto che sociale dai giovani artisti, con attenzioni più intimiste che “politiche”, intendendo con quest’ultimo termine l’aspetto sociale e relazionale delle persone – ha commentato il curatore della mostra, prof. Marco Meneguzzo –. L’attenzione alle “piccole cose” non può esistere senza un tempo rallentato che, coscientemente o no, sembra già un’indicazione di soluzione del problema».
«La Fondazione Maire Tecnimont ha deciso con grande piacere di sostenere per il secondo anno consecutivo il contest animato da Alia – ha dichiarato il Presidente della Fondazione, Fabrizio Di Amato -. L’ingaggio nei confronti di giovani artisti e l’interesse per un punto di vista fresco ma molto lucido dei ragazzi under 28 sui temi della sostenibilità e del futuro, sono punti di forza fondamentali di questa iniziativa che ha il grande merito di avvicinare mondi che spesso non hanno occasioni di contatto e condivisione. Dall’edizione dello scorso anno abbiamo letto un gran bisogno delle nuove generazioni di comunicare la loro preoccupazione per gli impatti generati dalle scelte del passato sul mondo che loro si troveranno a vivere. Vogliamo dare spazio – ha concluso Di Amato – a questo bisogno e rimanere in ascolto attento di quanto hanno ancora da dire».
«Siamo giunti all’ultima tappa toscana della II edizione della mostra in un luogo simbolo per l’ambiente e l’arte contemporanea – ha dichiarato il Presidente di Alia, Nicola Ciolini –. Peccioli è il palcoscenico di una gestione virtuosa, di un impianto di trattamento e smaltimento “modello”, dove i rifiuti sono diventati catalizzatore di sviluppo e bellezza».
Anche nella tappa di Peccioli proseguono i momenti di condivisione e coinvolgimento del territorio, con laboratori creativi per grandi e piccini. Il primo appuntamento è per mercoledì 28 giugno, dalle ore 18.30 alle ore 20.30, per un’animazione territoriale ed un confronto sul tema dei rifiuti, il loro recupero e riuso attraverso l’arte.
La mostra farà, infine, tappa a Roma presso la sede della Fondazione Maire Tecnimont nel mese di settembre.
Per maggiori informazioni: https://secondlifecontest.it/
Il progetto, ideato e promosso da Alia, si avvale del patrocinio istituzionale di Regione Toscana, e dei comuni di Firenze, Empoli, Prato, Pistoia, Peccioli e della Conferenza dei Presidenti delle Accademie. Sono partner del progetto Fondazione Palazzo Strozzi, Centro Pecci, Museo Novecento e MAD Murate Art District; Scapigliato Spa, Revet Spa e Belvedere Spa, e main partner Fondazione Maire Tecnimont.
La giuria che ha selezionato le opere vincitrici – raccolte anche nel catalogo ufficiale pubblicato da Mandragora e nel portale dedicato https://secondlifecontest.it/ – è formata da: Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi, Valentina Gensini, Direttore Artistico centro Murate Art District, Stefano Collicelli, Direttore generale del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, Sergio Risaliti, Direttore Artistico Museo Novecento Firenze, Cristina Gelli, Direttrice dei Musei di Empoli, oltre al curatore, prof. Marco Meneguzzo, e Giuseppe Meduri, Direttore relazione esterne, comunicazione e sostenibilità di Alia.