Bramerini: «La data odierna fissa una tappa necessaria e fondamentale»
Cassa di espansione Renai, siglato l’accordo per l’avvio dei lavori
L'opera servirà a mitigare il rischio idraulico nella piana fiorentina
[14 Novembre 2013]
Finalmente dopo una lunga e travagliata storia che va avanti da circa un decennio, sembrano partire i lavori per la realizzazione del primo lotto della Cassa di espansione dei Renai, l’opera che servirà a mitigare il rischio idraulico nella piana fiorentina. Il Commissario regionale che ha lavorato in stretto accordo con il Comune di Signa, ha risolto le criticità e ha reso possibile adesso avviare le procedure esecutive fissando tempi certi, come stabilito dall’accordo di programma sottoscritto dalla Regione Toscana, dall’Autorità di Bacino del fiume Arno, dalla Provincia di Firenze, dai Comuni di Signa, Firenze, Campi Bisenzio e di Sesto Fiorentino.
La Storia- La cassa di espansione dei Renai, ubicata nei pressi della confluenza del Bisenzio in Arno (nelle vicinanze è situato anche l’omonimo Parco), è stato il primo intervento previsto dal Piano di bacino iniziato sull’asta principale. L’accordo di programma firmato da Regione, Autorità di bacino, provincia di Firenze e comuni di Signa, Campi Bisenzio, Firenze e Sesto Fiorentino risale al 2003 e i lavori sul primo lotto sono iniziati nel 2004. Un contenzioso tra Regione Toscana e comune di Signa (ente attuatore della cassa), ha impedito per lungo tempo che l’opera venisse completata. Il comune da una parte premeva per il completamento del Parco dei Renai ritenuto pienamente compatibile con la cassa, mentre la Regione volendo accelerare sulla realizzazione della cassa di espansione voleva ridurre il lotto di completamento del Parco. Trovata una sintesi e riconosciuta da entrambe le parti l’importanza delle due opere che alla fine non contrastano tra loro, il comune di Signa ha deciso di fare un passo indietro ed accettare la diffida e il commissariamento (come prevedeva l’Accordo di programma nel caso di inadempienza) al fine di permettere la realizzazione della cassa di espansione. La decisione è stata ratificata nel 2011.
Il Commissario nominato dalla Regione ha lavorato per arrivare all’Accordo siglato oggi in cui oltre alla realizzazione del primo lotto della cassa di espansione, si prevede il rifacimento del ponte di accesso all’area della stessa cassa di espansione e del rialzamento della strada che si trova a destra del fiume Bisenzio. Ente attuatore del complesso di interventi sarà la Regione Toscana che, oltre a effettuare tutte le indagini, i rilievi e le altre operazioni preparatorie agli espropri necessari per la realizzazione dell’opera, provvederà a effettuare tutte le gare d’appalto e ad assicurare la direzione dei lavori. «La data odierna fissa una tappa necessaria e fondamentale- ha dichiarato l’assessore regionale a ambiente e energia Anna Rita Bramerini – Ma il nostro impegno da oggi sarà ancora più forte perché entro l’estate del 2014 vogliamo vedere le ruspe lavorare nel cantiere così da poter consegnare alla piana fiorentina ma più in generale alla Toscana una grande opera, di grande livello, entro il 2016». Infatti l’attuazione degli interventi previsti, dovrebbero essere conclusi entro il 31 ottobre 2016. L’Accordo comunque stabilisce che sarà comunque istituito un Collegio di Vigilanza, composto dal presidente della Regione che lo presiederà, dal presidente della Provincia di Firenze, dal segretario generale dell’Autorità di Bacino del fiume Arno, dai sindaci del Comuni di Campi Bisenzio, Firenze, Sesto Fiorentino che avrà la funzione di vigilare sul regolare andamento dei lavori.
«La firma dell’accordo sulla cassa di espansione dell’isola dei Renai chiude un lungo e complesso lavoro per la realizzazione di un’opera che costituisce un elemento significativo della messa in sicurezza del bacino dell’Arno – ha sottolineato il sindaco di Signa Alberto Cristianini – Il Comune di Signa dopo aver sottratto all’escavazione incontrollata un’area strategica del proprio territorio, complessivamente gravato da consistenti vincoli idraulici, e dopo aver risanato un’area fortemente compromessa trasformandola in un parco che presenta degli specchi d’acqua classificati tra le migliori aree balneabili della Toscana, con orgoglio mette a disposizione della piana fiorentina l’area necessaria alla realizzazione della cassa di espansione. Tale opera non solo metterà in sicurezza un’area importante della piana, ma rende possibile la realizzazione nei vari comuni di importanti infrastrutture necessarie per la sicurezza e la competitività dell’area metropolitana fiorentina. Inoltre con questo atto il Comune di Signa rimuove gli ultimi ostacoli alla realizzazione della circonvallazione di Signa dall’Indicatore al parcheggio della Stazione di Signa e pone all’attenzione della Regione e dei Comuni di Campi Bisenzio e di Lastra a Signa la necessità di realizzare il sottopasso della ferrovia per ridurre il traffico di attraversamento tra la riva destra e sinistra d’Arno in attesa di costruire insieme un’alternativa della Bretella Lastra a Signa – Prato rivelatasi ormai irrealizzabile».
L’invaso, a completamento dei lavori, è in grado di contenere circa 13 milioni di metri cubi di acqua, e quindi si intuisce come l’intervento sia strategico per ridurre la pericolosità idraulica nel territorio a valle di Firenze. Per l’assessore all’ambiente e difesa del suolo della Provincia di Firenze Renzo Crescioli questo è «un passo decisivo nella realizzazione di una parte di quel sistema di casse di espansione più volte dichiarato fondamentale per la messa in sicurezza idraulica dell’area fiorentina. Con la cassa dei Renai potremo tutelare una parte fondamentale del territorio come la Piana, densamente popolata oltre che cuore di numerose attività importanti per la nostra economia».
Il costo dell’opera ammonta a 13milioni e 600mila euro, di cui 4 milioni e 100mila euro di contributo statale e 7 milioni a carico della Regione Toscana. Il Comune di Signa impegnerà 1 milione e 100mila euro, le restanti risorse saranno a carico degli altri Comuni: 600mila euro a carico del Comune di Firenze, i Comuni di Campi Bisenzio e di Sesto Fiorentino interverranno con 350mila euro ciascuno.