Come stanno fiumi, riserve idriche e ghiacciai? Non bene (VIDEO)
Il rapporto State of Global Water Resources della Wmo fa il punto sulla disponibilità di acqua dolce in un clima che cambia
[30 Novembre 2022]
Attualmente, 3,6 miliardi di persone hanno un accesso inadeguato all’acqua per almeno un mese all’anno e si prevede che entro il 2050 diventeranno più di 5 miliardi. Secondo UN-Water, tra il 2001 e il 2018, il 74% di tutti i disastri naturali sono stati legati all’acqua . La recente COP27 Unfccc ha esortato i governi a integrare ulteriormente l’acqua negli sforzi di adattamento, si tratta della prima volta che l’acqua è stata citata in un documento finale di una COP, un riconoscimento della sua importanza fondamentale.
La World meteorological organization Wmo ha pubblicato il suo primo rapporto “Global Water Resources“ che valuta gli effetti dei cambiamenti climatici, ambientali e sociali sulle risorse idriche della Terra ed evidenzia che «Lo scopo di questo inventario annuale è supportare il monitoraggio e la gestione delle risorse globali di acqua dolce in un’era di domanda crescente e forniture limitate».
Presentando il rapporto, il segretario generale della Wmo, Petteri Taalas. Ha ricordato che «Gli impatti del cambiamento climatico si fanno spesso sentire attraverso l’acqua – siccità più intense e frequenti, inondazioni più estreme, precipitazioni stagionali più irregolari e scioglimento accelerato dei ghiacciai – con effetti a cascata sulle economie, sugli ecosistemi e su tutti gli aspetti della nostra vita quotidiana. Eppure, non c’è una comprensione sufficiente dei cambiamenti nella distribuzione, quantità e qualità delle risorse di acqua dolce. Il rapporto State of Global Water Resources mira a colmare questo gap di conoscenze e fornire una panoramica concisa della disponibilità di acqua in diverse parti del mondo. Questo informerà gli investimenti per l’adattamento e la mitigazione del clima, nonché la campagna delle Nazioni Unite per fornire nei prossimi 5 anni l’accesso universale agli allarmi precoci per i pericoli come inondazioni e siccità».
Ecco i principali punti di Global Water Resources:
Siccità
Nel 2021, ampie aree del pianeta hanno registrato condizioni più asciutte rispetto alla norma nel 2021, rispetto alla media del periodo di base idrologico di 30 anni. Solo circa un terzo delle aree analizzate è in linea con la media trentennale.
Le zone maggiormente colpite dalla siccità includevano l’area del Rio de la Plata in Sud America, dove una persistente siccità ha colpito la regione dal 2019, l’Amazzonia meridionale e sud-orientale e i bacini del Nord America, compresi i bacini fluviali del Colorado, Missouri e Mississippi. In Africa, nel 2021 fiumi come il Niger, il Volta, il Nilo e il Congo hanno avuto una portata inferiore al normale. Lo stesso è avvenuto per i fiumi in alcune parti della Russia, della Siberia occidentale e dell’Asia centrale.
Invece, in alcuni bacini del Nord America, nell’Amazzonia settentrionale e nell’Africa meridionale (Zambezi e Orange), così come in Cina (bacino del fiume Amur) e nell’India settentrionale, si è verificata una portata fluviale superiore al normale.
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Inondazioni significative con numerose vittime sono state segnalate, tra l’altro, nella provincia cinese dell’Henan), nell’India settentrionale, nell’Europa occidentale e nei Paesi colpiti da cicloni tropicali, come il Mozambico, le Filippine e l’Indonesia.
Etiopia, Kenya e Somalia stanno affrontando una siccità che dura da diversi anni consecutivi, con precipitazioni inferiori alla media che hanno causato una siccità nel Corno d’Africa.
Stoccaggio di acqua terrestre
Lo stoccaggio dell’acqua terrestre rappresenta tutta l’acqua dolce presente sulla superficie terrestre e nel sottosuolo e nel 2021 è stato classificato come inferiore al normale (rispetto alla media calcolata dal 2002-2020) sulla costa occidentale degli Stati Uniti, nella parte centrale del Sud America e in Patagonia, in Nord Africa e Madagascar, Asia centrale e Medio Oriente, Pakistan e India settentrionale. Mentre era al di sopra del normale nella parte centrale dell’Africa, nella parte settentrionale del Sud America, in particolare nel bacino amazzonico, e nella parte settentrionale della Cina.
Sul lungo termine, il rapporto evidenzia diversi hotspot con un trend negativo nello stoccaggio dell’acqua terrestre che includono il bacino brasiliano del Rio São Francisco, la Patagonia, le sorgenti del Gange e dell’Indo, così come gli Stati Uniti sud-occidentali. Al contrario, la regione dei Grandi Laghi presenta un’anomalia positiva, così come il bacino del Niger, l’East African Rift e il bacino dell’Amazzonia settentrionale.
Il rapporto Wmo avverte che «Nel complesso, le tendenze negative sono più forti di quelle positive. Alcuni degli hotspot sono esacerbati dall’eccessivo prelievo di acque sotterranee per l’irrigazione. Anche lo scioglimento della neve e del ghiaccio ha un impatto significativo in diverse aree tra le quali l’Alaska, la Patagonia e l’Himalaya.
La criosfera
La criosfera (ghiacciai, manto nevoso, calotte glaciali e permafrost) è il più grande serbatoio naturale di acqua dolce al mondo. Le montagne vengono spesso definite “torri d’acqua” naturali perché sono la fonte di fiumi e rifornimenti di acqua dolce per circa 1,9 miliardi di persone.
Il rapporto ricorda che «Le modifiche alle risorse idriche della criosfera influenzano la sicurezza alimentare, la salute umana, l’integrità e la manutenzione dell’ecosistema e portano a impatti significativi sullo sviluppo economico e sociale. Tali cambiamenti causano anche pericoli come inondazioni fluviali e inondazioni improvvise dovute alle esplosioni dei laghi glaciali».
Con l’aumento delle temperature, inizialmente si ha un aumento del deflusso annuale dei ghiacciai, fino a raggiungere un punto di svolta, il “picco dell’acqua”, in corrispondenza del quale il deflusso diminuisce. Le proiezioni a lungo termine dei cambiamenti nel deflusso dei ghiacciai e la tempistica del picco idrico sono input chiave per le decisioni di adattamento a lungo termine. Le future valutazioni dello State of Global Water Resources della Wmo forniranno un incentivo per valutare regolarmente i cambiamenti nella criosfera e la variabilità delle risorse idriche, a livello di bacino e regionale