Dal Pnrr in arrivo 87 mln di euro per ridurre le perdite dagli acquedotti toscani

Oltre la metà (50 mln di euro) destinati a Publiacqua: «Consentiranno un abbattimento del 35% delle perdite»

[26 Agosto 2022]

Su 607 mln di euro assegnati finora a livello nazionale, alla Toscana arrivano 87 mln di euro di risorse Pnrr per ridurre le perdite di rete dagli acquedotti.

Risorse che finanzieranno 3 dei progetti avanzati dai gestori dei servizi idrici sul territorio, mentre altri 4 sono stati ammessi in graduatoria dal Governo, ma almeno per ora non finanziati. Una performance comunque migliore di quella registrata a livello nazionale, dove su 119 progetti ne sono stati finora finanziati 21.

Nel dettaglio, per la Toscana, a Publiacqua arrivano 50 mln di euro dal Pnrr, su un progetto che ne vale complessivamente 67 mln e che riguarda la riduzione delle perdite idriche nell’area metropolitana Firenze-Prato-Pistoia.

Oltre 25 mln sono invece destinati a Gaia, su un progetto da quasi 40 milioni e che riguarda la gestione delle reti idriche della costa apuo-versiliese; infine, quasi 12 mln sono in arrivo a Nuove acque su un progetto di oltre 14 mln, destinato anch’esso alla riduzione delle perdite, compresa la digitalizzazione, la distrettualizzazione e il monitoraggio.

La parte del leone, dunque, spetta a Publiacqua: il suo progetto prevede diversi interventi, dalla sostituzione reti allo sviluppo della digitalizzazione grazie all’installazione di contatori che consentono la lettura a distanza fino allo sviluppo della distrettualizzazione e del telecontrollo. L’intervento interesserà 12 Comuni, dove si concentra l’80% delle perdite per un totale di 3.800 km di reti.

«L’obiettivo è di ridurre significativamente le perdite idriche – spiega l’ad, Paolo Saccani – Secondo i nostri calcoli infatti gli interventi previsti consentiranno un abbattimento del 35% delle perdite che, alla fine del piano, arriveranno quindi ad essere il 28%».

Secondo l’ultimo Blue Book presentato da Utilitatis, su base dati 2019, le perdite medie di rete dagli acquedotti toscani sono più basse della media nazionale (43,3%) e di quelle del centro Italia (48%), ma comunque rilevanti: 39,8%.