È esteso quanto l’intera Irlanda
Immenso serbatoio d’acqua dolce scoperto sotto il ghiaccio della Groenlandia
Possibili risvolti per comprendere le dinamiche dei cambiamenti climatici e dell’innalzamento dei mari
[23 Dicembre 2013]
Un gruppo di ricercatori della university of Utah hanno scoperto un grande serbatoio di acqua di fusione sotto la calotta glaciale della Groenlandia, disponibile tutto l’anno. La ricerca è pubblicata sulla rivista Nature Geoscience ed è stata coordinata dal Rick Forster.
Gli scienziati dicono che l’acqua dolce viene immagazzinata nello spazio d’aria tra le particelle di ghiaccio, in un modo del tutto simile a ciò che succede ad un succo di frutta che rimane liquido all’interno di una bevanda piena di poltiglia.
Questa immensa falda acquifera, che copre un’area delle dimensioni dell’Irlanda, potrebbe produrre indizi importanti per comprendere l’innalzamento del livello del mare. Lo scioglimento dei ghiacci della Groenlandia ha fornito un contributo significativo per l’aumento del livello del mare nel corso degli ultimi 100 anni. Secondo l’ultimo rapporto del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC), la calotta glaciale artica ha perso 34 miliardi di tonnellate di ghiaccio all’anno tra il 1992 e il 2001 – ma questo è a sua volta aumentato a 215 miliardi di tonnellate tra il 2002 e il 2011. Gli scienziati hanno ancora molte domande senza risposta circa la direzione, la velocità e la destinazione finale di quest’acqua. Ma è evidente di come questo immenso serbatoio di acqua allo stato liquido contribuisca a modificare il trend dell’innalzamento dei mari (rimanendo liquida riduce il volume rispetto alla sua massa se fosse conservata allo stato solido, cioè in ghiaccio).
Questa nuova ricerca rileva che una quantità importante viene immagazzinata nella neve parzialmente compattata chiamata “firn”. Nella primavera del 2011 i ricercatori hanno fatto carotaggi in profondità in questo strato fangoso e, con loro sorpresa, hanno trovato lo scorrere di acqua allo stato liquido, anche se le temperature dell’aria erano a meno 15 gradi C.
Dato che questi carotaggi sono stati fatti ben prima della comparsa dell’estate, il team ha concluso che l’acqua aveva persistito in uno stato liquido per tutto l’inverno. «Questa scoperta è stata una sorpresa – ha detto Rick Forster durante un’intervista a BBC News – L’acqua, invece di essere accumulata nello spazio di aria tra sottosuolo e particelle di roccia, viene conservata nello spazio d’aria tra le particelle di ghiaccio, come il succo in un cono di neve».
Gli scienziati hanno anche fornito una stima approssimativa per la quantità di acqua contenuta nella falda acquifera, che si estende su una superficie di 70.000 kmq. Essi credono che detenga circa 140 miliardi di tonnellate di acqua, che è l’equivalente di 0,4 millimetri d’innalzamento del livello marino all’anno – circa la metà di quello che la Groenlandia rilascia al mare ogni anno.
Sulla base di questi indizi, altri ricercatori ritengono che questa scoperta può aiutare a spiegare anche il divario tra le proiezioni di perdita di massa dei modelli climatici e le osservazioni dai satelliti. «La grande massa di acqua liquida rappresenta anche un dissipatore di calore che potrebbe avere un ruolo nell’interazione della Groenlandia con il sistema climatico», ha scritto Joel Harper (università del Montana), in un commento pubblicato a corredo dello studio.