I sentieri dell’acqua, oro blu e cicloturismo come motore del territorio
Nuovi percorsi per godere del territorio sulle due ruote lungo 8500 km di rete idrica
[12 Agosto 2014]
Si chiamano “I sentieri dell’acqua”, e sono i nuovi percorsi turistici sul territorio da fare in bicicletta presentati oggi da Legambiente e Acquedotto del Fiora. Sono percorsi che attraversano il territorio maremmano seguendo le reti idriche, oltre 8mila chilometri, che raccordano tutti i nodi d’interesse in un’unica rete rendendo ancora più interdipendenti tutti i luoghi, le attività e gli interessi che contraddistinguono questo particolare territorio. L’Acquedotto del Fiora e l’associazione del Cigno hanno parlato così di mobilità dolce e di promozione del territorio attraverso la riscoperta di uno dei tesori più importanti del nostro tempo: l’acqua. L’iniziativa ha avuto l’obiettivo di unire il mondo della mobilità dolce con quello del turismo in Maremma, possibile motore di una nuova conoscenza del territorio e della risorsa idrica, sempre più importante e necessaria alla vita, spesso sprecata e non utilizzata nelle giuste modalità.
«L’acqua è una risorsa indispensabile per la vita di ogni essere umano – ha spiegato Angelo Gentili, responsabile nazionale Legambiente Turismo – ma anche per garantire le attività produttive e la sopravvivenza del pianeta. È fondamentale far conoscere a tutti l’importanza di questo bene, sempre più limitato e quindi prezioso, e per questo abbinarlo a percorsi ciclabili può essere una formula vincente. Il cicloturismo rappresenta infatti il miglior modo per scoprire il territorio e le sue bellezze, rimanendo nell’ottica di un turismo sostenibile e di qualità».
«Ci fa piacere di aver trovato in Legambiente e nell’associazione del Cigno altri partner per il progetto “I sentieri dell’acqua”, su cui Acquedotto del Fiora sta lavorando da alcuni mesi. È un progetto il cui logo è stato preso a icona del bilancio di sostenibilità 2013 proprio per valorizzare l’attenzione della responsabilità sociale dell’impresa Acquedotto del Fiora nei confronti del territorio, una responsabilità che attraverso questo progetto, semplicemente mettendo a disposizione infrastrutture del sistema idrico integrato, realizza un motore di sinergia nei confronti di istituzioni, associazioni culturali, sportive e ricreative deputate alla promozione del territorio e alla realizzazione di eventi – ha detto Tiberio Tiberi, presidente di Acquedotto del Fiora – A partire dalla cultura dell’acqua, un’acqua pulita e ricca di vita, si sviluppa l’idea di accompagnare il visitatore offrendogli la possibilità di viaggiare sia a piedi, in bici, a cavallo, in canoa o con altro mezzo di trasporto. Lungo i percorsi sarà possibile degustare i prodotti tipici della terra, dissetarsi con la migliore acqua e buoni vini, allietarsi con le bellezze naturali ricche di biodiversità, ma anche con tanti borghi, castelli e realtà rurali che caratterizzano questa parte della Toscana».
E in contemporanea si è svolta anche una ciclopasseggiata, partita da Grosseto alle 10 e arrivata ai serbatoi di Grancia. Alla conferenza stampa, invece, coordinata da Angelo Gentili responsabile nazionale di Legambiente Turismo, hanno illustrato il progetto Tiberio Tiberi presidente Acquedotto del Fiora, Lorenzo Pirritano direttore operazioni Acquedotto del Fiora, Mirko Neri direttore amministrativo e commerciale Acquedotto del Fiora, Paolo Pizzari amministratore delegato Acquedotto del Fiora, Reana De Simone referente per il progetto, Alberto Fiorillo della Rete per la mobilità nuova, Rosanna Betti coordinatrice regionale FIAB Toscana e Angelo Fedi della Fiab Grossetociclabile.
di Legambiente