Il Decreto del fare favorisce la contaminazione delle acque di falda? Si va verso la modifica
[18 Luglio 2013]
La mobilitazione dei cittadini promossa dal Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua, l’iniziativa di molti parlamentari sensibili al tema dell’inquinamento e l’apertura a modifiche al testo proposto dal ministro dell’Ambiente Orlando nelle commissioni parlamentari sembrano aver “stoppato” il Decreto del fare nella parte che andava a modificare il testo Unico sull’Ambiente (D.lgs. 152/2006), segnatamente per la gestione delle acque sotterranee emunte (vedi greenreport del 5 luglio u.s.).
«Sono stati prodotti diversi emendamenti che hanno per ora eliminato il passaggio in cui si subordinava l’eliminazione delle fonti di contaminazione al profitto degli inquinatori anche in presenza di rischio sanitario conclamato- spiegano dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua- Inoltre è stato affrontato l’altro “casus belli”, quello relativo ai limiti da rispettare: nella versione governativa si richiedeva genericamente solo un’attenuazione della contaminazione e non il rientro in precisi limiti».
Far prevalere gli interessi economici dei privati sul diritto alla salute e ad un ambiente sano sarebbe stato imperdonabile ed un vulnus del diritto dell’Unione europea relativamente al principio “chi inquina paga”. Nonostante i passi avanti fatti in Commissione ancora nulla è definitivo quindi giustamente il Forum ha annunciato che continuerà in queste ore ad esercitare un attenta analisi dell’attività parlamentare e denuncerà eventuali tentativi di colpi di coda.
«È necessario che il tema delle bonifiche sia messo al centro dell’agenda politica visto che riguarda presente e futuro di milioni di cittadini e un’occasione per un territorio nazionale degradato che, se risanato, potrà costituire la base per un’economia durevole. Questo sarebbe il “fare” che i cittadini si aspettano», hanno concluso dal Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua.