Il recupero delle zone umide può di ridurre le emissioni di gas serra
In Svezia si sta pensando al ripristino delle torbiere drenate da silvicoltura e agricoltura
[11 Marzo 2015]
In Svezia, le ex zone umide che sono state prosciugate e che attualmente vengono utilizzate per la silvicoltura e l’agricoltura emettono 11,4 milioni di tonnellate di equivalenti di anidride carbonica, quindi una buona parte delle emissioni totali svedesi di 57,6 milioni di tonnellate, nelle quali non è incluso il settore dell’utilizzo del suolo. Però nel rapporto presentato dalla Svezia all’Unfccc, le emissioni prodotte dal drenaggio delle torbiere non risultano, perché sono state incluse nella (virtuosa) crescita delle foreste.
Ma il nuovo rapporto del Jordbruksverket, il Consiglio svedese per l’agricoltura, dice che per abbattere le emissioni di gas serra bisognerebbe ripristinate le torbiere “bonificate”. Gli studi sulle emissioni di gas serra provenienti da paludi e torbiere drenate per la selvicoltura e l’agricoltura dimostrano che così si perdono territori forestali ricchi di sostanze nutritive, che presto si trasformano in aree ben drenate ma povere di nutrienti e che rilasciano terreno più gas serra di quello che fanno le zone umide..
La principale autrice dello studio, Åsa Kasimir, del dipartimento scienze della terra dell’università di Göteborg, sottolinea che «Il rapporto afferma che circa 3% della superficie della Svezia sono torbiere drenate e si sta discutendo quale di queste aree debbano essere ripristinate per prime».
Il ripristino delle zone umide drenate ridurrebbe le emissioni totali di CO2 e di ossido di azoto provenienti dal suolo e, anche se a lungo termine aumenterebbe il rilascio di metano, la riduzione del biossido di carbonio e dell’ossido nitroso sarà maggiore, il che significa che, nel complesso, saranno ridotte emissioni di gas serra dal suolo e la Kasimir.sottolinea: «Dato che una riduzione delle emissioni di gas serra è ormai urgente, il ripristino delle zone umide è una misura ambientale efficace». Inoltre realizzare le zone umide potrebbe anche dare altri benefici come l’aumento della diversità biologica e la riduzione della lisciviazione dei nutrienti nei laghi e nei corsi d’acqua.
Ma per mettere in atto questo cambiamento sono necessarie nuove norme: per ripristinare le torbiere drenate, bisogna che i decision-makers prendano delle iniziative. «Uno dei modi possibili per farlo sarebbe quello che il governo emanasse delle linee guida o offrisse un supporto – dice Åsa Kasimir – Le misure politiche devono comprendere sia una ricompensa che una penalità. O i latifondisti pagano per le loro emissioni di gas serra o il governo paga i proprietari terrieri per ripristinare la loro terra drenata in una zona umida. Quest’ultima è probabilmente la strada più percorribile, dal momento che il governo l’ha utilizzata per sostenere il drenaggio. Il nuovo Landsbygdsprogrammet (il Programma di sviluppo rurale svedese, ndr) potrebbe essere un modo per procedere».