L’Elba e la Giornata Mondiale dell’Acqua
Le domande di Legambiente a Regione, Comuni ed Asa
[20 Marzo 2017]
Riceviamo e pubblichiamo
La Giornata mondiale dell’acqua, designata il 22 marzo di ogni anno dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, riguarda le misure per affrontare la crisi idrica.
Oggi, ci sono oltre 663 milioni di persone che vivono senza un approvvigionamento di acqua potabile vicino a casa, trascorrere ore e ore in coda o di cammino per raggiungere fonti lontane, e alle prese con l’impatto sulla salute dell’utilizzo di acqua contaminata.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibili, lanciati nel 2015, includono un obiettivo di garantire a tutti l’accesso all’acqua potabile entro il 2030, rendendo l’acqua un elemento chiave nella lotta per sradicare la povertà estrema.
Il cambiamento climatico in corso amplifica il problema della crisi idrica e induce le migrazioni di una larga fascia di popolazioni.
La Giornata mondiale dell’acqua è l’occasione per chiedere alle Amministrazioni competenti cosa stiano facendo su questi temi a livello locale dell’Isola d’Elba
Alla Regione Toscana si chiede di conoscere quali misure intende adottare all’interno della revisione del Piano di tutela delle acque per mettere in sicurezza gli acquiferi dei bacini imbriferi dell’Elba (di San Giovanni, Marina di Campo, Lacona, …) limitando l’uso del suolo.
http://www.regione.toscana.it/-/piano-di-tutela-delle-acque-della-toscana-aggiornamento-2017
All’Autorità Idrica Toscana e all’ASA S.p.A, regolatore e gestore del Servizio idrico integrato, si si chiede di conoscere lo stato delle reti di distribuzione idrica e di collettamento delle acque reflue e in particolare:
-quale sia l’utilizzo del lago realizzato nella Cava del Condotto a Portoferraio, la proprietà dell’impianto e i relativi costi;
-lo stato di avanzamento dei lavori di ampliamento del depuratore di Schiopparello e del collettamento delle acque reflue di Portoferraio, la proprietà dell’impianto e i relativi costi;
-lo stato del processo di informazione e partecipazione relative al progetto di un dissalatore a Mola;
-restando a Mola, per quanto riguarda la Zona umida, si chiede al Comune di Capoliveri, all’ASA e al Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano quale sia l’origine del forte inquinamento delle acque dei fossi riscontrato più volte da Goletta Verde;
-quale sia la capacità depurativa degli impianti elbani con riferimento agli abitanti equivalenti (AE);
http://www.autoritaidrica.toscana.it/
ASA S.p.A
Asa – Bilancio Socio Ambientale 2015
-se esistono impianti che versano nei corpi idrici (compreso il mare) acque trattate ma non depurate.
Ai Sindaci dei Comuni dell’Elba si chiede di conoscere quale sia lo stato di attuazione del Piano d’azione per l’energia sostenibile dell’Isola d’Elba – PAES sottoscritto nel 2004 dal Patto dei sindaci per limitare il cambiamento climatico che influenza la disponibilità della risorsa idrica globale.
di Paolo Gasparri
Direttivo Legambiente Arcipelago Toscano
Ex dirigente Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra)