Pfas in almeno il 45% dell’acqua di rubinetto degli Stati uniti
Studio molto esteso ma che ha testato solo 32 tipi di PFAS su più di 12.000 esistenti
[7 Luglio 2023]
Lo studio “Per- and polyfluoroalkyl substances (PFAS) in United States tapwater: Comparison of underserved private-well and public-supply exposures and associated health implications”, pubblicato su Environment International da un team di ricercatori dell’U.S. Geological Survey (USGS), stima che almeno il 45% dell’acqua del rubinetto degli Stati Uniti d’America «Contenga uno o più tipi di sostanze chimiche note come sostanze alchiliche per- e polifluorurate, o PFAS». Esistono più di 12.000 tipi di PFAS, non tutti rilevabili con i test attuali e lo studio USGS ha testato la presenza nell’acqua potabile di solo 32 tipi di PFAS.
E’ la prima volta che qualcuno ha testato e confrontato su vasta scala in tutti gli Usa i PFAS nell’acqua del rubinetto proveniente sia da fonti idriche pubbliche private e i ricercatori spiegano che «Questi dati sono stati utilizzati per modellare e stimare la contaminazione da PFAS a livello nazionale. Questo studio USGS può aiutare l’opinione pubblica a comprendere il rischio di esposizione e informare le decisioni politiche e gestionali in merito alle opzioni di test e trattamento per l’acqua potabile».
I PFAS sono un gruppo di sostanze chimiche sintetiche utilizzate in un’ampia varietà di applicazioni di uso comune, dai rivestimenti delle scatole dei fast food e delle pentole antiaderenti, alle schiume antincendio e altri scopi. Secondo l’Environmental Protection Agency Usa (EPA) «Alte concentrazioni di alcuni PFAS possono portare a rischi per la salute nelle persone». Ono ancora in corso ricerche per comprendere meglio i potenziali effetti sulla salute dell’esposizione per lunghi periodi di tempo ai PFAS che, visto che si degradano molto lentamente, vengono comunemente chiamati “prodotti chimici per sempre”. L’USGS afferma comunque che «La loro persistenza nell’ambiente e la prevalenza in tutto il Paese li rendono una preoccupazione unica per la qualità dell’acqua».
L’EPA regola l’approvvigionamento idrico pubblico e i proprietari di case sono responsabili della manutenzione, dei test e del trattamento degli approvvigionamenti idrici privati. Coloro che negli Usa sono interessati a testare e trattare pozzi privati devono contattare i loro amministratori locali e statali per ricevere assistenza. Il test è l’unico modo per confermare la presenza di questi contaminanti nei pozzi.
La principale autrice del nuovo studio, l’idrologa USGS Kelly Smalling, spiega che «Gli scienziati dell’USGS hanno testato l’acqua raccolta direttamente dai lavelli delle cucine delle persone in tutta la nazione, fornendo lo studio più completo fino ad oggi sui PFAS nell’acqua del rubinetto, proveniente sia da pozzi privati che da forniture pubbliche. Lo studio stima che almeno un tipo di PFAS, tra quelli monitorati, potrebbe essere presente in quasi la metà dell’acqua del rubinetto negli Stati Uniti. Inoltre, le concentrazioni di PFAS erano simili tra le forniture pubbliche e i pozzi privati».
Lo studio ha testato 32 singoli composti PFAS utilizzando un metodo sviluppato dall’USGS National Water Quality Laboratory. I composti più frequentemente rilevati in questo studio sono stati PFBS, PFHxS e PFOA. Gli avvisi sanitari provvisori rilasciati dall’EPA nel 2022 per PFOS e PFOA sono stati superati in ogni campione in cui sono stati rilevati in questo studio. Gli scienziati hanno raccolto campioni di acqua di rubinetto da 716 località che rappresentano una gamma di aree a basso, medio e alto impatto antropico. La categoria basso comprende i territori protette, medio include aree residenziali e rurali senza fonti note di PFAS; alto include aree urbane e località con fonti di PFAS segnalate come industrie o discariche.
All’USGS dicono che «La maggior parte dell’esposizione è stata osservata in prossimità di aree urbane e potenziali fonti di PFAS. Queste includevano le regioni delle Grandi Pianure, dei Grandi Laghi, della costa orientale e della California centrale e meridionale. I risultati dello studio sono in linea con la ricerca precedente che concludeva che le persone nelle aree urbane hanno una maggiore probabilità di esposizione ai PFAS». Gli scienziati dell’USGS stimano che «La probabilità che il PFAS non venga osservato nell’acqua del rubinetto è di circa il 75% nelle aree rurali e di circa il 25% nelle aree urbane».