A soffrire di più sono la Maremma, la Val di Cornia e l’Isola d’Elba
Torna in Toscana il Forum acqua di Legambiente, focus sull’agricoltura
Ferruzza: «Sarà l’occasione per evidenziare le criticità e per avanzare delle proposte che riducano l’impronta idrica del settore»
[12 Aprile 2023]
Il Forum acqua di Legambiente Toscana torna per una II edizione, in un frangente in cui la siccità continua a crescere sul territorio regionale a causa della crisi climatica in corso: l’appuntamento è per venerdì 28 aprile nella sala Vasariana, in Piazza del Praticino ad Arezzo
«Dal 2000 in poi, in Italia, l’emergenza siccità è diventata un dato stabile in molte aree del Paese. In Toscana, in particolare – sottolineano dal Cigno verde regionale – a soffrire di più sono i comprensori meridionali: la Maremma, la Val di Cornia, l’Isola d’Elba. Per questo, Legambiente ha deciso di dedicare il Forum acqua in Toscana all’agricoltura, alla produzione alimentare e all’irrigazione delle colture».
In particolare, l’ultimo anno è stato il più caldo da almeno il 1800 per la Toscana, dove è piovuto l’11% in meno rispetto alla media, oltre a posizionarsi al quarto posto tra le regioni italiane per eventi meteo estremi.
In questo contesto, l’agricoltura rappresenta il settore economico più direttamente esposto agli effetti della siccità, ma è anche quello maggiormente responsabile del consumo di acqua: dei 26 mld di metri cubi usati annualmente in Italia, il 55% finisce nei campi.
«Sarà l’occasione per evidenziare le criticità e per avanzare delle proposte che riducano l’impronta idrica del settore», spiega Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana.
Il dibattito al Forum acqua si svilupperà nella giornata con oltre venti interventi, a partire dalle 9 del mattino fino al pomeriggio: dalle prospettive sulla crisi climatica con il Consorzio Lamma, al punto sulla situazione dei bacini idrici con l’Autorità di distretto Appennino settentrionale, agli enti di ricerca come il Crea, ai comparti produttivi presenti che soffrono la siccità con la presenza di aziende e organizzazioni di settore.
«In questo contesto, il Forum vuole proporsi anche come vetrina per le buone pratiche volte a favorire il minor consumo d’acqua e il riuso, diffondere le colture meno “idroesigenti”, ridurre le perdite, incrementare la funzionalità ecologica dei suoli agrari e la loro capacità di trattenere l’acqua», conclude Federico Gasperini, direttore di Legambiente Toscana.