Agroinnova a caccia di patogeni delle colture, da Torino all’Arabia Saudita
[6 Dicembre 2013]
Dopo un’esperienza consolidata in più di 10 anni di attività, con progetti di ricerca in Italia e all’estero, Agroinnova, il Centro di competenza per l’innovazione in campo agroambientale dell’università di Torino, diventa sempre più internazionale ed ormai la maggioranza delle sue attività è in progetti ad ampio respiro di livello mondiale. Agroinnova è nata nel 2002 per svolgere non solo ricerca di base, ma anche ricerca applicata, trasferimento tecnologico, formazione permanente e comunicazione, il Centro ha infatti prestato fin dalla sua nascita particolare attenzione ai rapporti con le imprese e con Paesi stranieri. In particolare Agroinnova è da sempre attenta a recepire le esigenze del mondo imprenditoriale in modo da impostare progetti di ricerca utili allo sviluppo delle aziende del settore. I risultati ottenuti nell’ambito di progetti nazionali e internazionali sono poi messi a disposizione del sistema imprenditoriale, con l’obiettivo di innescare un circolo virtuoso fra mondo universitario e aziende.
«In un mondo globalizzato e senza più confini – spiegano i ricercatori toriesi – il passaggio di parassiti da un continente all’altro è un fatto quasi quotidiano. I parassiti viaggiano con le merci, i semi, il materiale vegetale ed è compito dei patologi vegetali intercettare i patogeni emergenti, contrastando, possibilmente, la loro introduzione in aree geografiche nuove».
Agroinnova, anche grazie al coordinamento di importanti progetti europei, si è specializzata in “biosicurezza”, un settore di ricerca che ha profonde ricadute in campo economico e che ha portato il Centro a lavorare a livello sempre più internazionale.
L’ultima tappa ha portato la ricerca italiana in Arabia Saudita, dove Agroinnova ha recentemente iniziato ad operare grazie ad una partnership con Sabic, un’azienda di Ryiad che è leader della chimica a livello mondiale.
Un rapporto con i sauditi instaurato già nel 2001, ma ora Agroinnova ha avviato una partnership che prevede «Lo sviluppo di progetti nell’ambito della difesa sostenibile di colture di interesse per l’Arabia Saudita e di trasferimento tecnologico nel campo dell’ortofrutticoltura sostenibile». La Sabic ha tra le sue attività alcuni prodotti interessanti per il settore agricolo e persegue una politica di responsabilità sociale, argomenti da sempre al centro degli interessi di Agroinnova. I ricercatori dell’università di torinmo sottolineano che «In Arabia Saudita ci sono ben 20 milioni di palme da dattero che rivestono una notevole importanza dal punto di vista economico, sociale e paesaggistico. Il Paese sta, inoltre, investendo in nuove tecnologie per il settore orticolo, promuovendo lo sviluppo di coltivazioni intensive. L’Arabia Saudita, al momento, infatti, importa buona parte dei prodotti orto-frutticoli».
L’Arabia Saudita è quindi un Paese di grande interesse per Agroinnova, che ha maturato interessanti competenze nel campo dell’orto-frutticoltura sostenibile, quindi sarà partner di Sabic «Nello sviluppo e nella realizzazione di progetti tesi a garantire la sostenibilità delle produzioni saudite». In particolare il centro di ricerca italiano occuperà del «Trasferimento di strategie di difesa sostenibile delle colture, tese a ridurre l’uso di agrofarmaci a favore di prodotti alternativi, meno pericolosi per l’ambiente e il consumatore e a sviluppare sistemi colturali idonei alle condizioni ambientali del Paese».
Angelo Garibaldi, presidente di Agroinnova, è molto soddisfatto: «L’avvio di questa importante collaborazione rappresenta un’ulteriore dimostrazione che il lavoro duro condotto con rigore e serietà paga sempre, soprattutto nel lungo periodo La partnership con Sabic rappresenta un ulteriore riconoscimento di tutti gli sforzi condotti da Agroinnova fin dalla sua nascita in ambito nazionale ed internazionale e ci auguriamo che sia solo l’inizio di una lunga e proficua collaborazione».
E Maria Lodovica Gullino, direttrice di Agroinnova, conclude: «Agroinnova fin dalla sua fondazione si è posta come obiettivo l’internazionalizzazione delle sue ricerche. Lavorare con l’Arabia Saudita rappresenta per Agroinnova un’esperienza senza dubbio interessante. Questo paese dispone di risorse tali da consentire investimenti in sistemi produttivi intensivi, adottando, al tempo stesso, soluzioni innovative e sostenibili sotto il profilo ambientale».