La Regione Toscana vieta il glifosato prima del previsto

Il divieto sarà operativo dal prossimo 15 maggio. Wwf: «Si tratta di un segnale importante»

[15 Marzo 2021]

All’interno dell’Ue, l’impiego dei controversi erbicidi contenenti glifosato è permesso fino al 15 dicembre del 2022, ma la Regione Toscana ha deciso da tempo di accelerare l’addio a questa sostanza chimica: l’obiettivo annunciato era quello di rendere la Toscana una regione “glifosate free” entro la fine di quest’anno, ma i tempi si sono ristretti ulteriormente e il divieto scatterà entro due mesi.

Dopo la Regione Calabria arriva lo stop al glifosato nelle misure del Psr (Programma di sviluppo rurale, ndr) deciso dalla Regione Toscana, dove il divieto sarà operativo dal prossimo 15 maggio – dichiarano dal Wwf nazionale – L’autorizzazione all’uso del glifosato in Europa scade nel dicembre 2022 ma in Italia ci sono Regioni virtuose che hanno deciso di mettere al bando il diserbante nelle misure dei Programmi di sviluppo rurale, prorogati di 2 anni per effetto del Regolamento transitorio approvato dall’Unione europea in attesa dell’entrata in vigore della nuova Pac nel gennaio 2023».

Per Franco Ferroni, responsabile agricoltura del Wwf Italia «si tratta di un segnale importante che rende più sostenibile l’utilizzo dei fondi pubblici della Pac in queste Regioni che hanno deciso il divieto del glifosato nelle misure dei rispettivi Psr. È assurdo che si continui a premiare con fondi pubblici agricoltori che usano un pesticida ritenuto pericoloso per la salute umana, sicuramente dannoso per gli ecosistemi».

Il Wwf chiede dunque al ministro dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli, un provvedimento urgente per estendere a tutte le Regioni il divieto di concedere sussidi pubblici della Pac agli agricoltori che utilizzano il glifosato con le misure dei Psr per la produzione integrata e gli interventi agro-climatico-ambientali.

«Da questo Governo che punta alla transizione ecologica dell’economia ci attendiamo – conclude Ferroni – azioni coerenti e l’annuncio di una ferma posizione contraria al rinnovo dell’autorizzazione all’uso del glifosato in Europa, in scadenza nel dicembre 2022. Il diserbo chimico è una pratica che ha valide alternative e può essere eliminata senza problemi per la sostenibilità economica delle aziende agricole. Una decisione saggia e lungimirante se si vuole raggiungere l’obiettivo della riduzione del 50% dell’uso dei pesticidi come indicato dalla Strategia Ue».

Anche il delegato del Wwf Italia per la Toscana, Roberto Marini, parla di «un primo passo importante» in riferimento allo stop anticipato deciso dalla Regione sul glifosato, ma chiede di più a partire da una proposta già avanzata – e poi bocciata – durante l’ultima legislatura toscana: «Occorre innanzitutto mettere mano alla revisione della legge regionale che disciplina l’impiego di diserbanti, disseccanti e geodisinfestani in agricoltura e nei settori extra-agricoli. La nostra Associazione aveva proposto nella scorsa Consiliatura regionale una nuova legge al riguardo (per tramite dell’interessamento del consigliere di minoranza Tommaso Fattori di SI-Toscana a Sinistra), che però è stata bocciata dal precedente Consiglio Regionale nello scorso mese di luglio 2020. La nostra proposta di legge prevedeva di aumentare significativamente le distanze di sicurezza a tutela di luoghi sensibili in caso di utilizzo di diserbanti e geodisinfestanti. L’attuale legge regionale impone invece una distanza di appena dieci metri dalla sponda di corsi d’acqua, strade, abitazioni e ricoveri di animali. Una distanza assolutamente insufficiente a garantire la salute delle persone e la tutela dell’ambiente. Noi avevamo proposto di incrementarla portandola a 100 metri dalle sponde di laghi e acque superficiali, 200 metri dalle strade dalle aree protette e dalle riserve naturali e 300 metri dalle abitazioni, dai centri abitati e dai ricoveri per animali».