Il governo francese prova a bloccare gli Ogm, ma il consiglio di stato salva la Monsanto
[5 Agosto 2013]
Il Consiglio di Stato francese ha annullato il decreto governativo che vieta la coltivazione di mais geneticamente modificato della Monsanto, MON 810, al momento il solo OGM autorizzato per la coltivazione in Europa. La Francia aveva sostenuto a Bruxelles “la necessità di rivalutare l’autorizzazione europea a seguito del parere delle pubblicazioni scientifiche dell’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) del 15 Giugno 2009, e un nuovo avviso di questo stessa agenzia dell’8 dicembre 2011 sul mais Bt11, paragonabile al MON810, che rimetterebbero tutto in discussione”.
Il Consiglio di Stato da parte sua, ritiene che i riferimenti francesi non sono convincenti. In particolare, si osserva che il parere dell’EFSA del Dicembre 2011 “non conclude che il mais MON 810 potrebbe presentare un rischio significativo per l’ambiente, non fa riferimento ad alcuna emergenza e alcuna raccomandazione alla Commissione di sospendere o modificare l’autorizzazione al commercio di mais MON 810”. Inoltre aggiunge che “il Ministero ha commesso un errore manifesto di valutazione”, sanzionando lo stato francese che viene condannato a pagare la somma di 1.500 euro per ciascuno dei ricorrenti: l’Associazione Generale dei Produttori di Mais (AGPM), la Federazione Nazionale del mais e del sorgo, le aziende agricole di Commenian e di Candelon, e la somma di 3.000 euro per l’Unione francese dei sementi.
E adesso? Il Ministro dell’Agricoltura Stéphane Le Foll ha ribadito la sua posizione: “Noi rimaniamo fermi sui principi, siamo contrari al mais MON810, lo abbiamo detto durante la campagna presidenziale, e noi non torniamo indietro, indipendentemente dalla decisione del Consiglio di Stato “, aggiungendo “i vantaggi che potremmo avere con gli OGM sono oggi più che discutibili: sono stati presentati come la grande rivoluzione di domani, che gli organismi modificati avrebbero la capacità di diminuire l’uso di un sacco di prodotti (pesticidi, fertilizzanti, ecc.), oppure risparmiare le risorse o rispondere al problema della fame nel mondo, ma lo sanno tutti … che non è vero, il dibattito è ormai dietro di noi”.
Il Ministro non sembra preoccupata, poiché si avrebbe ancora “un po’ di tempo per la prossima semina di mais che non avrà luogo prima della fine dell’inverno”. In un comunicato, i Ministeri dell’Agricoltura e dell’Ambiente hanno ribadito di aver chiesto “ai loro uffici di lavorare per creare un testo adatto a soddisfare gli obiettivi del nuovo quadro normativo”.
Il Ministero dell’Agricoltura intende pertanto presentare una nuova clausola di salvaguardia per proteggersi dalle levati di scudi del mondo agricolo. È infatti la seconda volta dal 2008 che la Francia subisce una cancellazione di una misura di protezione contro il MON 810. Questo “gioco” sembra esasperare diversi piccole organizzazioni agricole e ambientali, che, in una dichiarazione congiunta, richiedono un “divieto permanente sulla coltivazione di OGM”.
Dalla parte opposta invece l’Associazione Generale dei Produttori di Mais che richiede una “ripresa del dialogo” sulla questione degli OGM, piuttosto che iniziare un nuovo “ping-pong legale”. “Dobbiamo coinvolgere nuovamente i programmi di ricerca pubblici e privati e togliere il divieto di prove in campo aperto”, dichiara il suo portavoce. “La Francia è stata il leader in questo campo e ora rischia di rimanere al palo”, lamenta l’associazione.