Ecco le 100 specie di uccelli da salvare del mondo [FOTOGALLERY]
[14 Aprile 2014]
Da migliaia di anni gli uccelli affascinano gli esseri umani per migliaia di anni. Vivono in tutto il mondo e si sono adattati a quasi tutti gli ambienti del pianeta grazie alla moltitudine delle loro specie: variano da quelli minuscoli che pesano 2 grammi ad animali da 155 kg. Alcuni hanno evoluto un piumaggio incredibilmente variopinto, vedono colori non percepibili dall’occhio umano, altri invece sono così mimetici che è quasi impossibile distinguerli nel loro habitat. Eppure queste creature stanno diminuendo a un ritmo allarmante: una specie su otto è minacciata estinzione ed alcuni di questi uccelli sono gli unici rappresentanti superstiti di un intero gruppo di volatili e se queste specie spariranno allora perderemo una parte insostituibile della storia dell’evoluzione della vita.
La Edge top 100 birds list identifica le specie evolutivamente distinte e globalmente in pericolo e che dobbiamo salvaguardare se vogliamo salvare il più possibile quella storia evolutiva. La lista è stata pubblicata nello studio “Global Distribution and Conservation of Evolutionary Distinctness in Birds” su Current Biology da un team di ricercatori britannici e statunitensi della Zoological Society of London (Zsl) e della Yale university e e poi pubblicate, con schede ed immagini per ogni specie sul sito internet di Edge.
La top 100 Edge birds e contiene le schede delle specie più a rischio di 20 dei 29 ordini degli uccelli ed il 20% appartenente ai passeriformi. 10 delle 100 specie appartengono alla famiglia Accipitridae, che comprende aquile, falchi e nibbi. Il 62% delle specie sono endemiche di un Paese. I 100 Eege birds vivono in più di 170 Paesi e mentre l’India ha il maggior numero di specie a forte rischio di estinzione (14), le Filippine hanno il maggior numero di specie in pericolo (9). Ma la piccole Nuova Caledonia ha 2 delle prime 10 specie a rischio nel mondo.
Carly Waterman, Edge programme manager della Zsl evidenzia che “La metà delle prime 100 specie listate su Edge ricevono poca o nessuna attenzione della conservazione. Ci lamentiamo dell’estinzione del dodo, ma senza agire stiamo perdendo uno dei suoi parenti più stretti, il piccione dentato o “littkle Dodo”, e molti altri uccelli straordinari. La pubblicazione della Edge Birds list ci consente di dare priorità ai nostri sforzi di conservazione per far fronte all’aumento dell’elenco delle specie minacciate. Questi uccelli “one-of-a-kind” illustrano l’incredibile diversità che esiste nel nostro mondo naturale».
L’uccello più a rischio è l’ibis gigante (Thaumatibis gigantea) che vive ancora tra il sud del Laos e il nord della Cambogia e che in Vietnam è stato avvistato per l’ultima volta nel 2004; ne sopravvivono meno di 230 coppie. In questa lista del pericolo rosso arriva secondo l’egotele della Nuova Caledonia (Aegotheles savesi) un misterioso gufo-succiacapre che vive solo nel sud dell’isola francese del Pacifico e del quale si conoscono solo due esemplari, l’ultimo dei quali avvistatonel 1998, si poensa che ne sopravvivano una cinquantina. Poi ci sono il condor della California (Gymnogyps californianus) salvato dall’estinzione da un programma di allevamento e reintroduzione: nel 1981 erano ridotti a 21 esemplari; il Kakapo (Strigops habroptila), un pappagallo notturno ed incapace di volare, ormai ce ne sonno solo 125 in poche isolette della Nuova Zelanda; il Kagu (Rhynochetos jubatus) è un altro magnifico uccello, unico rappresentante dei Rhynochetidae, che vive solo sull’isola di Grad Terre in nuova Caledonia, chiamato anche “fantasma della foresta” ce ne srebbero 1500/3.000, minacciati da gatti e maiali rinselvatichiti . A chiudere la top ten degli uccelli più a rischio del mondo ci sono il Florican del Bemngala (Houbaropsis bengalensis), unico membro del genere Houbaropsis, con due distinte popolazioni nel subcontinente indiano e una in Cambogia e forse Vietnam; la civetta di foresta (Heteroglaux blewitti) che appsartiene al nuovo genere degli Heteroglaux e vive solo in habitat molto frammentati degli Stati indiani del Maharashtra e del Madhya Pradesh; l’aquila delle Filippine (Pithecophaga jefferyi) che caccia scimmie e scoiattoli volanti e minacciata dalla deforestazione; la fregata di Christmas o fregata di Andrews (Fregata andrewsi) che nidifica in gran parte nella remota isola di Christmas; il Il cuculo terragnolo di Sumatra (Carpococcyx viridis) con 400/700 individui che sopravvivono nelle foreste della catena montuosa di Barisan nel sud-ovest di Sumatra.
Lo studio cita al 13esimo posto degli uccelli più minacciati ed importanti anche l’ibis eremita
(Geronticus eremita) ed il progetto di reintroduzionie in Italia partendo da Orbetello e in Austria, Spagna e Germania.
Il principale autore del rapporto pubblicato su Current Biology, Walter Jetz della Yale University e dell’Imperial College di Londra, sottolinea che «Questi uccelli altamente distinti e in via di estinzione vivono spesso lontano dai luoghi che sono ricchi di specie o che sono già sul radar della conservazione. Identificando queste primi 100 specie, ora possiamo concentrare i nostri sforzi su azioni di conservazione mirate e su un migliore monitoraggio per contribuire a garantire che siano ancora qui per le future generazioni a venire. Come dimostriamo, le priorità di conservazione possono essere adeguate per salvaguardare e meglio l’albero della vita dell’avifauna e le molte importanti funzioni che offre».
Edge Birds fa parte del programma Edge of Existence della Zsl che ha già sviluppato liste di priorità per mammiferi, anfibi e coralli. Insieme ai suoi progetti di conservazione, il programma sostiene ambientalisti locali, conosciuti come Edge Fellows, che attuano progetti per salvare le specie “Edge” poco conosciute e sta cercando nuovi Fellows per proteggere ed assicurare un futuro alle 1000 magnifiche Edge bird specie.
Guarda qui tutte le immagini
http://www.edgeofexistence.org/birds/top_100.php