L’Ispra al centro del progetto europeo di tutela
A che punto è la conservazione del capovaccaio, l’uccello a più rischio d’estinzione in Italia
È la più piccola delle quattro specie di avvoltoi europei, ma ci sono solo 12 coppie nidificanti presenti nelle regioni del Mezzogiorno
[20 Novembre 2023]
Il capovaccaio (Neophron percnopterus) un tempo vedeva una presenza diffusa nel centrosud italiano, dove ancora nel 1970 resistevano 71 coppie distribuite in Toscana, Lazio, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia.
In neanche quarant’anno la popolazione di questa specie è crollata, dato che nel 2008 si registravano solo 8-9 coppie (-80% in 42 anni). Un dato ad oggi in timida risalita.
«Attualmente il capovaccaio è la specie avifaunistica più minacciata d’Italia – spiegano dall’Ispra – e corre un elevato rischio di estinzione: si stimano circa 12 coppie nidificanti, distribuite in tre sole regioni del Meridione (Basilicata, Calabria e Sicilia). Una coppia è stata recentemente segnalata in Sardegna. In Puglia, le ultime nidificazioni sono registrate in provincia di Taranto nel 2013 e 2014».
Il capovaccaio è il più piccolo delle quattro specie di avvoltoi europei (grifone, gipeto ed avvoltoio monaco sono le altre tre) e i ricercatori dell’Ispra, dal 1° ottobre 2017 al 30 settembre 2023, hanno partecipato al progetto Life Egyptian vulture – finanziato dall’Ue – per la conservazione del capovaccaio nel suo areale di origine nel sud Italia.
La Gravina di Laterza è uno dei siti di nidificazione storica del capovaccaio, nonché l’ultimo utilizzato in Puglia (ora la popolazione peninsulare della specie è ridotta a due coppie in Basilicata e una in Calabria). Nelle due gravine di Laterza e di Matera da diversi anni sono stati rilasciati capovaccai nati in cattività presso il Cerm (Centro rapaci minacciati), per favorire la ripresa della popolazione selvatica. Sui rapaci liberati, sono installati dei trasmettitori Gps (non delle videocamere) che permettono ai ricercatori di seguirne le rotte e ricavare importanti informazioni sulle migrazioni e sui fattori di minaccia che agiscono sulla specie.
Per far conoscere questa specie al grande pubblico, il capovaccaio è oggi protagonista di un fumetto scaricabile gratuitamente, di un breve film d’animazione per i più piccoli e di un documentario.