
A Viareggio per parlare della terra e del mare che cambiano

Bello e partecipato l’incontro di venerdì scorso organizzato da Legambiente Versilia all’Uovo di Colombo, dove di fronte ad una platea attenta e interessata Umberto Mazzantini, responsabile del settore mare di Legambiente Toscana, elbano, figlio di un pescatore elbano ed ex sommozzatore professionista, ha parlato a tutto tondo del mare, della trasformazione delle coste avvenuta in pochi decenni da luoghi naturali ad aree turistiche artificializzate, del problema ormai fuori controllo delle plastiche e microplastiche, dell'invasione delle specie alloctone di pesci ed altre creature marine, e degli effetti sull'ambiente marino del cambiamento climatico; quest’ultimo è l’aspetto che è stato sottolineato di più venerdì sera: il riscaldamento degli oceani ha già prodotto un innalzamento sensibile delle acque, con conseguente aumentato rischio di erosione costiera e la Versilia è una delle aree italiane soggetta ad essere invasa dalle acque marine entro la fine del secolo; inoltre ad oggi il limite delle acque fredde sì è abbassato molto (per questa ragione anche nel mare toscano si osservano fenomeni di sbiancamento e mucillagine molto diffusi), pesci ed altre creature alloctone stanno invadendo il Mediterraneo mettendo a rischio le specie presenti (in pochi anni barracuda e pesci serra sono diventati molto comuni dalle nostre parti).
Ma quello che preoccupa di più è l’estrema velocità con cui questi cambiamenti stanno avvenendo nel Mediterraneo, con una fortissima accelerazione negli ultimi 20 anni, che potrebbe avere conseguenze disastrose sulla sua biodiversità.
Sabato mattina, come previsto, si è svolta una breve escursione con alcune delle persone che avevano partecipato al seminario sulla spiaggia di levante di Viareggio dove la mareggiata di questi giorni sottolinea la differenza di resilienza tra una spiaggia lasciata al suo stato naturale ed una artificializzata dalla presenza degli stabilimenti balneari, completamente appiattita dalle ruspe e alla mercé dei venti e delle onde che la risalgano, tant’ è vero che ad ogni autunno i concessionari dei bagni di levante devono creare coi trattori una diga di sabbia per proteggersi dall’invasione del mare, quando basterebbe rinaturalizzare la spiaggia non arandola in inverno, lasciando ricrescere un cordone dunale davanti agli stabilimenti così come ha fatto dieci anni fa il bagno Teresa, l’unico che non ha bisogno della diga di sabbia a protezione.
Spesso il modo più semplice ed efficace di ripristinare un ambiente è non fare niente, ma lasciar fare alla natura.
L’iniziativa era la prima delle tre di “Diamo spazio alla natura!”, il ciclo di incontri è organizzato dal circolo di Legambiente Versilia e realizzato con il contributo del Comune di Viareggio e di iCARE, nell’ambito dell’avviso pubblico 2023 per la selezione di progetti meritevoli provenienti dalle associazioni di volontariato del territorio.
di Legambiente Versilia
